prendo la foto di un articolo del blog di Mauro Miccolis "As I please" per parlare dell'argomento in questione.
Prendo anche spunto dal mio articolo scritto su "Italia chiama Italia" che è intitolato "Se quelli del Movimento 5 Stelle sono più puri degli altri" e da quello che ho scritto stamane su questo blog che è intitolato "Una pietruzza nella scarpa".
A me, il Movimento 5 Stelle non piace.
Anzi, mi fa paura.
Con la crisi dei partiti tradizionali e la crisi economica emergono movimenti fondati sul populismo e che (a parole) propongono la novità ed il cambiamento, ma nei fatti portano solo una grande confusione, se non cose peggiori.
Notoriamente, nei periodi di crisi profonda prende consenso chi urla più forte. Questo è storicamente accertato. Pensiamo a ciò che accadde nel secolo scorso, con l'affermazione del comunismo in Russia, del fascismo qui in Italia e del nazismo in Germania. Questi movimenti si affermarono con la demagogia (e a volte anche con la violenza) nell'attaccare il sistema esistente.
In questo periodo (in cui vi è una crisi economica, sociale e politica) prende consenso chi urla più forte.
Nel nostro caso, a prendere consenso è il Movimento 5 Stelle.
Come ho scritto prima, il Movimento 5 Stelle mi fa paura.
Esso sembra a tutti gli effetti una setta in cui chi ne fa parte è "buono e puro" e chi sta al di fuori di esso è il "demonio".
Senza volere essere blasfemo, dico che non mi sorprenderei se Beppe Grillo riscrivesse l'Apocalisse indicando i militanti del suo movimento come gli eletti che si scontreranno a Meghiddo contro "coloro che sono con la Bestia", quelli che non la pensano come loro.
Del resto, in fatto di blasfemia, Beppe Grillo è campione, come mostra questo video in cui egli a Torino ha fatto uno spettacolo (indecoroso) in cui di fatto dissacrato la Comunione.
Nella logica del Movimento 5 Stelle vi è il "noi contro loro".
Per esempio, su questo mio blog ricevo commenti in cui vengo apostrofato con termini come "maiale", "demonio", "servo del sistema", "drogato", "sionista di m...a" (per la mia simpatia per Israele, che ai "grillini" non piace) e "mafioso" da sostenitori di quel movimento o presunti tali. Nel Movimento 5 Stelle vi è proprio questa idea del "noi contro gli altri".
Quelli del Movimento 5 Stelle si ritengono "puri" e "immacolati" mentre ritengono gli altri come "mafiosi", "gente da rieducare", "delinquenti" ed altro. Questo cozza con una logica realmente democratica, in cui vi è il riconoscimento dell'altro, pur in un'aspra contesa politica.
Ora, io sono sempre stato profondamente ideologizzato.
Sono un conservatore, uno di destra duro e puro, e quando sento "odore di comunismo o di socialismo", io inizio a pensare male.
Però, io sono anche uno che pensa che anche "dall'altra parte" ci siano persone umanamente perbene.
Qualcuna la conosco.
Per il Movimento 5 Stelle, invece, chi è al di fuori di esso è già di per sé "marcio dentro" e così gli "adepti" del grillismo cercando "convertire" il "miscredente" anche insultandolo.
Quelli del Movimento 5 Stelle pensano di "avere la verità in tasca".
Ora, gente simile ricorda esattamente certi personaggi della Germania degli anni '30, i quali pretesero di "moralizzare la società" e invece mandarono più di sei milioni di persone innocenti nei campi di sterminio a morire.
Tra i "grillini" vi sono vegetariani, vegani, fruttariani e gente che si propone come salutista.
Tra di loro vi sono quelli che dicono "no" ad infrastrutture e a centrali elettriche.
Essi guardano troppo la forma e poco la sostanza.
Del resto, se io ad un "grillino" proponessi un giochino in cui gli facessi scegliere tra un personaggio del passato che era astemio, vegetariano ed attento alla salute ed uno che invece era un mezzo alcolizzato e fumatore, egli sceglierebbe il primo.
Peccato, per il "grillino", che l'astemio, vegetariano e salutista era Adolf Hitler.
L'altro era Winston Churchill, uno che combatté il nazismo ed il comunismo.
I fatti, però, smentiscono il Movimento 5 Stelle. Ove governa, esso non ha garantito efficienza. Il caso di Roma è l'ultimo di una serie. Per contro, i partiti (che sono palesemente in crisi) debbono cercare di riformarsi al proprio interno e di ritrovare le loro identità per arginare fenomeni demagogici di questo tipo.
C'è in ballo la nostra democrazia.
Cordiali saluti.
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