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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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lunedì 12 settembre 2016

Caos Roma, ora arriva anche il Codacons

Cari amici ed amiche,

come riporta "Il Giornale", anche il Codacons si interessa del caos che c'è a Roma.
Infatti, il Codacons chiede oggi chiarimenti al ministero dell'Interno in merito alla scorta concessa alla sindachessa di Roma, Virginia Raggi.
Dalla nota associazione per i diritti dei consumatori si fa sapere ciò:


"Il Campidoglio ha spiegato che la scorta è stata assegnata al sindaco dalla questura dopo alcuni episodi di pedinamenti, ma tale affermazione non può essere sufficiente. Vogliamo capire la reale motivazione alla base della decisione di porre sotto protezione il sindaco: si tratta di pedinamenti da parte di giornalisti che hanno seguito la Raggi nei suoi spostamenti privati, o di inseguimenti di altra natura?
Perché è evidente che, nel primo caso, l'assegnazione della scorta, i cui costi pesano interamente sulla collettività, sarebbe una scelta abnorme, potendo ben svolgere il compito di protezione dalla stampa una qualunque pattuglia dei vigili urbani. Se invece vi è un rischio concreto per la sicurezza del sindaco, allora la scorta apparirebbe pienamente giustificata
".

Effettivamente, il discorso fila.
Se per la sindachessa c'è un pericolo reale per la sua vita, è giusto che ella abbia la scorta.
Si può polemizzare su ciò che ella fa ma (oltre ad essere legalmente perseguibile) non è accettabile qualsiasi violenza (anche solamente verbale) contro la sua persona.
Se, invece, lei ha la scorta per proteggersi dai giornalisti, la cosa è chiaramente abnorme.
Lei ha scelto di fare politica e di farsi eleggere alla poltrona di sindaco della nostra capitale.
Ne accetti gli annessi ed i connessi. 
Ergo, se Virginia Raggi viene inseguita dai giornalisti che vogliono intervistarla, non c'è motivo di darle la scorta.
Se gli inseguimenti sono di altra natura il discorso è diverso.
Va ricordato che le scorte dei politici sono un costo per la collettività.
Solo in alcuni casi, il politico si paga sua scorta.
Per esempio, il presidente Berlusconi girava con una scorta pagata da lui.
Però, nella maggioranza dei casi, le scorte sono pagate con i soldi di noi contribuenti.
E' giusto che il Codacons chieda chiarimenti.
Cordiali saluti. 



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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.