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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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lunedì 12 settembre 2016

Primo giorno di scuola per gli alunni e non per gli insegnanti



Cari amici ed amiche,

oggi è iniziata la scuola ma molti degli insegnanti che hanno vinto il "concorsone" potrebbero non esserci le cattedre.
Questa è l'analisi de "Linkiesta".
Questa è una parte del suo articolo:

"Da quest’anno, in teoria, si sarebbe dovuta tirare una riga, andare verso la“Buona scuola” e lasciarsi alle spalle quella “cattiva”. Con il concorsone per gli insegnanti e l’addio alla “supplentite” annunciato da presidente del Consiglio e ministra Giannini, sembrava che l’ordine potesse tornare nel caotico mondo della scuola italiana, fatto di fasce, graduatorie, punteggi, abilitazioni. Invece anche quest’anno tra docenti e studenti regnerà il caos. Con la beffa che molti vincitori del concorso resteranno con la corona e senza cattedra, vedendo sfumare – almeno per il momento – il sogno dell’assunzione. Perché, a quanto pare, qualcuno al ministero ha fatto male i conti. Così, con molta probabilità, promossi e bocciati torneranno ancora a fare i supplenti.

Precari nonostante il concorso

L’anno scolastico si prospetta tutt’altro che buono. La previsione è che il tanto atteso concorsone per 64mila cattedre, con circa il 50% dei candidati bocciati, non riuscirà a coprire tutti i posti messi a bando. Anche perché le prove per la selezione dei docenti non saranno concluse entro settembre come era stato annunciato. Secondo il contatore di TuttoScuola.com, a una settimana dal 15 settembre, termine ultimo per le nomine in ruolo, era stato approvato poco meno di un terzo di quelle previste. Quindi, con molta probabilità, la metà delle cattedre resterà vuota.

E anche i pochi che già sanno di aver superato il concorso non hanno affatto trovato la tanto attesa immissione in ruolo ad aspettarli. Anzi. «Ho vinto il concorso, ma non ho gioito neanche un attimo», racconta una giovane aspirante prof calabrese. Il perché si trova nei numeri: al momento non ci sono posti disponibili per assumere i docenti vincitori. O meglio, c’erano. Poi il ministero dell’Istruzione ha disposto la cosiddetta mobilità straordinaria, permettendo ai docenti fuori sede di avvicinarsi nella propria città o regione. Le domande di trasferimento sono state più di 200 mila. E tanti hanno fatto richiesta di conciliazione contro l’algoritmo usato dal Miur per assegnare i posti di ruolo. Così tante cattedre sono state occupate, senza che i posti riservati al concorso venissero accantonati
.".

Ergo, la "Buona scuola" promessa dal premier Matteo Renzi (nella foto) tanto buona non è.
Ci sono gli insegnanti ma mancano i posti.
Così, chi è precario resterà precario e chi non prima non aveva la cattedra rischia di non averla neppure ora.
Termino con un augurio ai ragazzi buon anno scolastico.
Ne avranno bisogno.
Cordiali saluti.

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