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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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sabato 9 novembre 2013

La "Primavera araba"? Vuole distruggere il Cristianesimo!

Cari amici ed amiche.

Via Facebook, il mio collaboratore ed amico Angelo Fazio, mi ha portato all'attenzione questo articolo del sito "La Voce della Russia" che è intitolato "Eliminazione del cristianesimo come culmine della “primavera araba”".
Dell'articolo, è interessante la parte che recita:

"Al Qaeda è uno di quei movimenti islamici che non considerano del tutto i cristiani come esseri umani. Nell’islam tradizionale i cristiani e i giudei sono uomini, ma dal punto di vista degli islamisti, dei radicali e della compagnia simile i cristiani e i giudei non sono né partner del dialogo interconfessionale, né uomini come tali. Assistiamo adesso a questo fenomeno ad esempio in Egitto. Non appena i salafiti e i Fratelli musulmani hanno ricevuto una parte del potere, come è stato sotto il presidente Morsi, ora rovesciato, nel paese sono subito scoppiati contrasti e scontri interconfessionali. Di conseguenza, la maggior parte dei cristiani copti si è vista costretta a fuggire dal paese. Ma i copti non solo sono abitanti indigeni del paese. A loro tempo aprirono la porta dell’islam agli arabi in Egitto. Le stesse cose avvengono oggi in Siria.

Farid Salman è convinto che se gli islamisti otterranno il potere in Siria, lo scenario della eliminazione del cristianesimo vi sarà molto più duro che, ad esempio, nell’Iraq vicino
.".

Ringrazio questo grande collaboratore qual è Angelo Fazio.
E' giunta la notizia secondo cui in Siria è stata distrutta l'antica cattedrale che ospitava le reliquie di San Simeone Stilita, un monaco eremita vissuto tra il IV ed il V secolo AD che per 37 anni stette su una colonna.
Da qui deriva la denominazione "stilita".
Questo santo fu molto importante per la cristianità.
Il rischio di una distruzione del Cristianesimo in Medio Oriente e in Nord Africa è palese.
In Libia, c'è il caos più totale, a causa degli scontri tribali che con l'eliminazione di Gheddafi si sono riaccesi.
Ci sono già state delle vittime cristiane, tra cui un sacerdote che è stato ucciso a Tripoli, vicino alla cattedrale di San Francesco.
In Egitto, i Fratelli Musulmani attaccano i cristiani copti, una comunità ben più antica di quella islamica.
In Siria, ogni giorno vi è un bollettino di guerra.
La Siria fu uno dei posti in cui San Paolo operò.
Oggi, vi sono episodi di violenza contro i cristiani e le chiese vengono distrutte.
Purtroppo, queste pulsioni si stanno facendo sentire anche in Libano (ove c'è un equilibrio fragilissimo tra musulmani e cristiani) e in Giordania, in cui, pur essendo tollerati i cristiani (si festeggia anche il Natale) si sta vedendo una crescita degli islamisti.
In Israele, i cristiani vivono in pace ma questo Stato vive sotto la continua minaccia da parte degli altri e se dovesse accadergli qualcosa  i cristiani potrebbero farne le spese.
Non parliamo della situazione nella parte nord di Cipro.
Qui, dal 1974 (anno in cui fu ci fu l'occupazione turca), vi è una repubblica riconosciuta solo da Ankara.
In questa parte dell'isola i cristiani sono sempre meno.
I greco-ciprioti sono stati costretti a scappare, i cimiteri cristiani sono stati distrutti e le chiese ed i monasteri sono stati trasformati in moschee, depositi, stalle ed alberghi.
Nella zona di Salamina venne San Barnaba, il compagno di viaggio di San Paolo.
La situazione non è rosea e l'Occidente non può stare a guardare.
Cordiali saluti.

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.