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mercoledì 7 agosto 2013

Il giudice Esposito non è imparziale?

Cari amici ed amiche.

Leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "Il giudice anti Cav non è imparziale: ora ci sono le prove".
Dell'articolo è molto interessante la parte che recita:

"Un "disegno volto a intaccare profondamente il principio di legalità". Un'opera "devastante: delegittimazione della magistratura e disarticolazione del sistema giudiziario".
Si è tentato di "offuscare il periodo luminoso di Tangentopoli". Non esiste "una magistratura giustizialista e politicizzata" che abbia "eliminato, per via giudiziaria, interi partiti e uomini politici democraticamente eletti". E' "sistematico e costante l'attacco lanciato ai magistrati" quando "le decisioni emanate non corrispondevano alle attese e ai “desiderata” degli imputati eccellenti". La legge Cirielli è stata adottata "imprudentemente". E la riforma della giustizia ipotizzata dal centrodestra è semplicemente da incenerire.
Sono frasi scritte dal giudice Antonio Esposito, il presidente della sezione di Cassazione che ha definitivamente condannato Silvio Berlusconi. Risalgono all'aprile 2011: evidentemente l'antipatia verso l'ex presidente del Consiglio e le riforme giudiziarie attuate o prospettate dai suoi governi è di antica data. L'articolo è stato pubblicato sulla Voce delle voci, il mensile erede della Voce della Campania ("fino al 1980 quindicinale del Pci", si legge sulla presentazione online) diretto, tra gli altri, da Michele Santoro.
Esposito, che il periodico esalta per aver "recentemente condannato Totò Cuffaro", sotto il titolo "La toga è nobile" attacca Berlusconi benché si guardi bene dal nominarlo esplicitamente. Egli ritiene che "in questi ultimi anni" sia stato avviato un meccanismo per scardinare il rispetto delle leggi, tentando «di ridurre gli spazi di quel controllo di legalità che spetta alla magistratura". E ciò è avvenuto con la "delegittimazione della magistratura" e la "disarticolazione" del nostro ordinamento giudiziario, con "parole d'ordine costruite in modo interessato, attraverso continue interviste, dibattiti politici e mediatici"
.

Se tutto ciò dovesse corrispondere a verità, sarebbe molto grave e ritengo giusto mettere in discussione la magistratura ed il suo ruolo nelle istituzioni.
Qui nessuno vuole delegittimare la magistratura ma quest'ultima si delegittima da sola quando assume certi atteggiamenti.
La magistratura deve essere terza rispetto alla politica.
Serve una seria riforma che faccia in modo che anche i magistrati che sbagliano possano essere sanzionati.
Oggi, un medico che sbaglia paga.
Un avvocato che sbaglia paga.
Un autista che sbaglia paga.
Un politico che sbaglia paga.
Un magistrato che sbaglia non paga.
Serve il concetto di responsabilità civile dei magistrati.
Altrimenti, ci sarebbe uno squilibrio di poteri.
Certo, le parole dette dal giudice Esposito mi lasciano esterrefatto.
Qui sotto, c'è il video con l'intervista de "Il Mattino" che tante polemiche ha generato.
Cordiali saluti.

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Ringrazio un caro amico di questa foto.