Il processo Mediaset è un processo assurdo, risibile e costoso.
Sapete quanto è costato a noi cittadini?
Il processo è costato ben 3.000.000 di Euro tra le consulenze ordinate dalla Procura di Milano.
Le accuse sono risibili.
Questo è l'antefatto: il gruppo televisivo del presidente Silvio Berlusconi è uno dei principale acquirenti di diritti TV a livello mondiale.
Una piccola parte dei prodotti della Paramount (30-50 milioni di Dollari su un 1 miliardo) venne acquistata dall'imprenditore americano Frank Agrama.
Agrama acquistava singoli pacchetti che vendeva ad operatori europei.
Le accuse dei PM sono le seguenti: per acquistare i prodotti della Paramount, Mediaset doveva trattare con Agrama.
Quando Mediaset cercò di aggirare questo ostacolo, trattando direttamente con la Paramount, la stessa azienda cedette i suoi prodotti alla RAI.
Per i magistrati, Agrama avrebbe avuto l'esclusiva solo perché il presidente Berlusconi sarebbe stato il suo socio occulto e avrebbe diviso con lui i proventi.
Dagli atti risulta:
1) Silvio Berlusconi conobbe Agrama (solo due o tre incontri) agli albori della TV privata.
Successivamente non ebbe rapporti con lui.
2) Dai conti correnti di Agrama che sono stati sequestrati dai PM milanesi si evince che non vi fu alcun trasferimento al presidente Berlusconi.
3) i tesimoni hanno escluso che il presidente si fosse occupato di diritti TV, poiché il fatto è avvenne dopo il 1994.
La verità:
1) Il presidente Berlusconi, proprietario del 100% di Mediaset e dopo la quotazione in borsa, egli non avrebbe mai avuto interesse a prendere i prodotti in eccedenza della Paramount, per dividere in nero degli spiccioli con Agrama e mai avrebbe acconsentito ai dirigenti di Mediaset di pagare tangenti per agevolare Agrama.
2) Al presidente sarebbe bastata una telefonata ai sottoposti per avere i diritti TV da Agrama.
3) Nel corso degli anni Agrama versò ad alcuni dirigenti Mediaset somme di denaro in nero per fare sì che l'azienda acquistasse i prodotti Paramount.
4) Quale imprenditore avrebbe continuato a mantenere come responsabili dell'Ufficio acquisti dei dirigenti corrotti che pensavano ai loro interessi e non a quelli dell'azienda?
I cartelli qui sotto spiegano tutto.
Lo Stato dovrà pagare 20.000.000 di Euro per un processo che ha molte lacune e che potrebbe rovinare una persona innocente!
Riflettete!
Ringrazio Marco Macrì dei dati.
Cordiali saluti.
I dati veri non sono quelli pubblicati da Marco Macrì (che non so chi sia e sinceramente non mi sembra una fonte attendibile) ma quelli che pubblicherà la Corte di Cassazione quando depositera'le mmotivazioni della sentenza di condanna del pregiudicato Silvio Berlusconi!
RispondiEliminaQuelli sono i dati veri.
E lo Stato italiano è stato frodato da Berlusconi per ben 8 milioni di euro.
Ancora va avanti con questa storia?
RispondiEliminaLei prende i dati dei suoi amici magistrati!
Anche per esperienza personale, io dubito dei magistrati e trovo legittimo dubitare.
Lo dico a chiare lettere: io non mi fido della magistratura...o almeno di una parte consistente di essa.
Per me, gli unici magistrati noti che sono stati seri e capaci sono stati i vari Rosario Livatino, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Guarda caso, questi sono morti per servire lo Stato.
Le sembra normale che un magistrato che sbaglia non venga punito?
Lei, chiunque lei sia, è sicuro che il presidente Berlusconi sia un "frodatore"?
Io mi sento frodato da altri e non di certo dal presidente Berlusconi!
Anzi, io sono onorato di sostenere il presidente Berlusconi.
Lei parla solo per odio.
Solo un cieco non può vedere la realtà!
Lei è accecato dall'odio.