Leggete l'articolo del sito dell'Unione Cristiani Cattolici e Razionali che è intitolato "Paritarie: fondi confermati a Bologna, si ritirano i giacobini".
Il 26 maggio scorso vi è stato a Bologna un referendum con cui si voleva abolire un provvedimento della Giunta del Sindaco Virginio Merola (Partito Democratico) che però è stato appoggiato anche dal centrodestra.
Questo provvedimento prevedeva che le scuole private (tra cui quelle cattoliche) ricevessero fondi.
La sinistra estrema (capeggiata dal quotidiano "Il Fatto Quotidiano"), da Stefano Rodotà ed altri esponenti di questa area politica ed il Movimento 5 Stelle si sono mostrati pronti a fare un referendum contro questo provvedimento "in nome della scuola pubblica e laica".
Essi hanno formato il Comitato "Articolo 33".
Il referendum ha visto sconfitta la sinistra radicale.
Solo il 28% dei bolognesi è andato a votare ed il 59% dei votanti si è espresso a favore dell'abolizione di questo provvedimento ed il 41% si è mostrato contrario.
Tuttavia, questo referendum aveva un quorum del 50% di affluenza alle urne.
Il quorum non è stato raggiunto e quindi il provvedimento resta in vigore.
Il sindaco Merola ha detto: "Servizio pubblico in tutta Europa non è statalismo. Ma che idea di sinistra è quella che in nome di un principio astratto divide la gente, introduce rancore e un’idea di servizio pubblico che non c’è neanche più a Cuba?".
Ricordo che le scuole private (tra cui quelle cattoliche) fanno risparmiare ben 6.000.000.000 di Euro all'anno allo Stato.
Non è mica male!
Cordiali saluti.
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