Cari amici ed amiche.
Leggete l'articolo scritto da Alessandro Rico sul sito "Campari & De Maistre" che è intitolato "Sul governo Letta faccio ἐποχή".
Onestamente, anche se milito nel Popolo della Libertà e sono berlusconiano fino alle midolla delle ossa, incomincio ad avere perplessità su questo Governo guidato da Enrico Letta, in cui è presente anche il mio partito.
Se fossi un parlamentare sarei molto incerto se votare o meno la fiducia al governo.
Il caso di Michaela Biancofiore, la Sottosegretaria a cui sono state tolte le deleghe alle Pari Opportunità, poiché "rea" di avere detto cose sgradite ai gay è stato l'ultimo di una serie.
A questo punto, devo dare ragione al quotidiano "Il Giornale" che ha scritto un articolo intitolato "Tolte le deleghe delle Pari opportunità alla Biancofiore".
Hanno gettato fango sull'onorevole Biancofiore, facendola passare per "omofoba".
Ora, vorrei capire cosa significhi essere "omofobi".
Per un certo pensiero "politicamente corretto", essere omofobi significa essere contro persino ai matrimoni gay o dire qualcosa che non piace alle comunità gay.
Questo è ridicolo.
I gay sono una minoranza e come tale vanno rispettati ma essi non possono imporre i loro dettami agli altri, che sono maggioranza.
In democrazia, comandano le maggioranze.
I gay (che tanto invocano la democrazia) non sono maggioranza.
Ora, la reazione di Letta, che ha cambiato la delega all'onorevole Biancofiore, è stata di debolezza, per non dire di mancanza di coraggio.
Io, se fossi stato in Letta, non avrei spostato l'onorevole Biancofiore.
Se poi i gay (ed i loro amici comunisti) avessero protestato, io avrei risposto dicendo che avrebbero potuto fare quello che avrebbero voluto.
Io non avrei impedito loro di manifestare ma sarei rimasto fisso sulle mie convinzioni.
Invece, Letta ha spostato l'onorevole Biancofiore, dimostrando di essere debole.
Fare compromessi fa parte della politica.
Se un compromesso è fatto alla luce del Sole e per il bene del Paese non è inciucio.
Tuttavia, qui bisogna vedere i termini in cui questo compromesso è stato fatto.
Se il compromesso consta nel fare la legge sui matrimoni gay e sull'eutanasia e in una "liberalizzazione" dell'aborto, il mio augurio è che esso salti al più presto.
Un compromesso del genere, infatti, svilirebbe una parte molto importante del nostro Paese, per salvare alcune lobbies.
Mi spaventa il fatto che chi, per esempio, parla di differenze tra unioni gay ed eterosessuali venga attaccato.
Leggete questo articolo scritto sul sito "Tempi.it" che è intitolato "Chi osa parlare della differenza tra unioni etero e gay, sarà “cancellato”. Come avvenuto all’avvocato Cerrelli".
Mi fa piacere, però, che ci siano anche dei personaggi importanti che oggi vogliono sensibilizzare l'opinione pubblica su certi temi.
Mi riferisco, ad esempio, a Lord Nicholas Windsor, esponente della famiglia reale britannica (cugino della regina Elisabetta II), che ha scelto di convertirsi al cattolicesimo, perdendo ogni diritto alla successione al trono, per via dell'Act of Settlement del 1689, atto che vieta ai cattolici di succedere al trono.
Egli è vice-presidente del "Personal Ordinariate of Our Lady of Walsingham".
Lord Nicholas parteciperà alla Marcia per la Vita che si terrà a Roma il 12 maggio.
Termino, con una preghiera che il mio amico e collaboratore Angelo Fazio ha portato alla mia attenzione:
"1 - O gloriosa Vergine Giovanna D'Arco che, in tante battaglie vittoriosa, foste sostegno ai vostri soldati e terrore agli avversari, accoglietemi, ve ne prego, sotto la vostra protezione ed ottenetemi conforto nel combattere le sante battaglie del Signore. Gloria..
2 - O gloriosa Vergine Giovanna D'Arco, che forte nella fede e nella pietà, viveste gli anni della vostra giovinezza in una purezza angelica, aiutatemi a mantenere sempre, in questi tempi così difficili, l'anima mia immune dalle sozzure del peccato e dal veleno dell'incredulità. Gloria..
3 - O gloriosa Vergine Giovanna D'Arco, che obbediste sempre, anche con il sacrificio degli affetti famigliari, alle voci celesti che vi facevano conoscere la divina volontà intorno alla missione affidata da Dio al vostro umile braccio, fate che io adempia fedelmente i divini voleri e accolga docilmente i buoni consigli e le ammonizioni dei miei genitori e superiori. Gloria..
4 - O gloriosa Vergine Giovanna D'Arco, che nel nome di Dio e dei vostri Santi Protettori, vinceste, in battaglie sanguinose ed ostinate, i nemici della vostra patria e del vostro re, sostenete la mia debolezza nella lotta aspra e quotidiana contro i miei nemici spirituali, il mondo, il demonio, la carne, affinché ne riporti vittoria per servire il Re del Cielo e raggiungere la vera patria del Paradiso. Gloria..
5 - O gloriosa Vergine Giovanna D'Arco, che, per la verità e la giustizia, affrontaste l'iniquità di giudici perversi, le sofferenze di un lungo carcere, il tradimento, l'abbandono e l'orribile strazio del rogo, dove foste bruciata viva, sorreggetemi, vi scongiuro, nella sincera e coraggiosa professione della fede, e assistetemi fino alla morte, perché io ne custodisca immacolato e intatto il prezioso tesoro. Gloria.".
Non è un caso che io abbia messo qui sopra questa preghiera, in merito a quello che accade in Francia.
La Francia è il Paese di Santa Giovanna d'Arco (un personaggio caro all'amica Irene Bertoglio) che è un'eroina nazionale.
In Francia, il Governo ha istituito i matrimoni gay e coloro che manifestano contro di essi rischiano di essere arrestati, alla faccia della democrazia, di cui la sinistra si riempie tanto la bocca.
Chi è capace di intendere, intenda!
Cordiali saluti.
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