Allagamento Roncoferraro, la protesta

Cari amici ed amiche.

Un fantomatico "Comitato di Roncoferraro" mi ha contattato e sul un mio precedente articolo intitolato "Lavoro, chi chiude e chi non vuole fare aprire" ha scritto questo commento:


"Gabriele sappiamo tutti chi sei e come la pensi, dici di essere cattolico ma in realtà predichi odio! Dici di voler creare posti di lavoro ma in realtà fai il contrario, dici di amare il tuo paese ma in realtà lo denigri ogni qualvolta ne parli! C'è un amministrazione eletta dai cittadini a grande maggioranza, confermata rispetto alle precedenti elezioni e che la gente vuole.Fattene una ragione, persona piena di odio livoroso!".

Ora, questo "signore" che mi ha contattato e che mi ha accusato di avere denigrato il mio paese, Roncoferraro (Mantova), guardi la foto che c'è qui sopra.
Essa mostra un articolo del quotidiano "La Voce di Mantova"  che parla dell'allagamento che c'è stato giovedì scorso qui a Roncoferraro.
Ora, che l'amministrazione di Roncoferraro (di centrosinistra) non causi i temporali è cosa certa.
Però, essa gestisce molto male certe situazioni.
Come ho scritto nella "Lettera aperta al sindaco di Roncoferraro Candido Roveda", emergenze come queste sono gestite malissimo.
La foto qui sopra parla da sé.
Si vedono due immagini della via principale (Via Cesare Battisti) che è stata trasformata in un fiume.
Come ho già detto, il canale "Dugale" si riempie oltre la misura, attraverso i troppo pieni dei pozzetti di sollevamento, l'acqua entra nella rete fognaria che (essendo a canalizzazione unica) si ingolfa.
La piazza e la via principale si trovano relativamente in basso e si allagano.
L'articolo in questione parla della protesta (più che condivisibile) dei commercianti, di cui si è fatto portavoce il mio amico (che stimo) Alessandro Lavanna.
Nell'articolo, Lavanna ha esordito dicendo: "Siamo esasperati, perché è oramai da anni che ad ogni temporale si rischia di finire sott'acqua. Il problema consiste nel fatto che il livello del centro è di circa una cinquantina di centimetri più basso rispetto al resto del paese ed è naturale che quando piove con una certa intensità si formi un lago.".
Lavanna ha portato all'attenzione una parte del problema che, unita a quanto detto da me riguardo al canale "Dugale" e alle fogne, può dare l'idea del quadro della situazione.
Le immagini valgono più di mille parole.
A mio giudizio, serve un intervento sulle fogne.
O si mettono delle valvole di non ritorno ai troppo pieni o si rifanno le fogne, facendole diventare a canalizzazione doppia, ossia con due condutture, una che serve a convogliare le acque nere (scarichi domestici ed industriali) ed un'altra che serve a convogliare le acque bianche, le acque meteoriche e quelle di lavaggio delle strade e delle fontane.
Queste ultime finirebbero direttamente nei canali e nei fossi.
Oltre a ciò, c'è il problema della Strada Provinciale 30, nel suo tratto che collega Roncoferraro alla frazione di Nosedole, che è costeggiata da due canali molto importanti, il già citato "Dugale" ed il "Molinello". Quest'ultimo è largo della strada.
Le piogge di questi ultimi giorni li hanno ingrossati e la forza erosiva dell'acqua, unita alla scarsa manutenzione e alla presenza di animali infestanti (come nutrie e gamberi rossi) che scavano le rive, ha reso questa strada pericolosa.
Le banchine crollano e si rischia di finire in uno dei due canali, che (come ho già scritto) sono grandi e hanno grosse portate d'acqua.
Oltretutto, i Comuni di Bigarello e Castel d'Ario hanno chiuso i loro centri abitati al traffico pesante, che passa tutto per Roncoferraro.
Questo aumenta il pericolo.
Penso di potere parlare a nome dei roncoferraresi: mi appello alla Regione Lombardia e al Ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi perché si faccia qualcosa.
Non mi sembra di avere gettato fango sul mio paese.
Intanto, il Po si riempie.
Cordiali saluti.