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lunedì 20 maggio 2013

Chiesa e Rivoluzione

Cari amici ed amiche.

Leggete l'articolo del blog del Circolo "Plinio Correa de Oliveira" che è intitolato "La Rivoluzione Francese e la Chiesa Cattolica".
Ringrazio il mio "collaboratore" Angelo Fazio che mi ha portato all'attenzione questo testo.
Come già disse il grande pensatore cattolico brasiliano, la Rivoluzione è qualcosa che nacque molto prima della Rivoluzione francese del 1789.
Già la crisi del Sacro Romano Impero, con il tramonto degli Svevi (1254) ed il Grande Interregno (1245-1273), e la crisi del Papato, con l'Oltraggio di Anagni di Papa Bonifacio VIII (1303), la Cattività avignonese (1309-1377), lo Scisma d'Occidente (1378-1417) e la distruzione dell'Ordine dei Cavalieri Templari da parte di re Filippo IV di Francia, ci furono le basi della Rivoluzione, che poi andarono avanti con la Riforma protestante, l'Illuminismo, la Rivoluzione francese del 1789, il socialismo e le ideologie comunista e nazista.
La lotta della Rivoluzione contro la Chiesa cattolica si concretò in una lotta contro il Papa, sia come capo temporale e sia come capo spirituale.
Ora, il fatto che la Chiesa abbia avuto uno Stato (Stato Pontificio) e ne abbia tuttora uno (Città del Vaticano)  fu (e tuttora è) una garanzia di difesa dell'indipendenza della Chiesa rispetto ad altri poteri.
La Rivoluzione attaccò la Chiesa in due modi: il primo fu la persecuzione. Questa fu molto forte nella Francia giacobina.
Il secondo fu con l'infiltrazione, cosa che già successe, per esempio, nell'Inghilterra di re Enrico VIII, con l'arcivescovo Thomas Cranmer.
L'articolo già citato ha un passo molto importante che recita:

"Le misure di precauzione prese a questo scopo al principio del 1790 appaiono tanto più comprensibili, in quanto già allora gazzette francesi propalavano, che a Roma scoppierebbe presto una Rivoluzione simile a quella di Parigi. Anche il riformatore framassonico Cagliostro profetò la caduta di Pio VI, dopo il suo arrivo nella residenza pontificia alla fine del maggio 1789. Questo avventuriero, che cercava anche a Roma, come nella maggior parte delle altre capitali, di sfruttare la credulità e l’inclinazione del tempo per le cose misteriose, venne arrestato la notte dal 27 al 28 dicembre 1789 e sottoposto a processo da parte dell’Inquisizione. Contemporaneamente all’arresto di Cagliostro la polizia scoperse, che alunni dell’Accademia artistica francese alla Trinità dei Monti avevano fondato una loggia di framassoni nell’abitazione del pittore Belle. Poiché questa associazione segreta era proibita in Roma sotto le pene più severe dalle Bolle di Clemente XII e di Benedetto XIV, si procedette con rigore. Il Belle, più compresso di tutti, giudicò che il meglio fosse di svignarsela. Si pretendeva di avere trovato fra le carte del Cagliostro la profezia, che Pio VI perderebbe il suo dominio e sarebbe l’ultimo papa. Dalle lettere del cardinale Bernis si rileva quali preoccupazioni suscitassero questi avvenimenti. ". 

Con il declino della fede non ci fu il declino della domanda di spiritualità.
La massoneria fu vista come l'ente che poteva (in qualche modo) sostituire la Chiesa.
Del resto, la massoneria non si presentò come un ente anti-religioso.
La massoneria anglosassone considerava il credere in Dio come un Landmark.
Nelle sue file ci furono anche dei cristiani che agirono in buona fede.
Molte logge ebbero anche un cappellano.
Ora, però, la massoneria ebbe un problema: il relativismo, ossia quel concetto di negazione di ogni verità assoluta o che giunge a mettere in discussione ogni possibilità di giungere ad una definizione assoluta di ciascuna di di esse.
Questo, di fatto, sminuiva la religione e tutto ciò che essa trasmetteva.
Questi "massoni cattolici" si proponevano di conciliare il pensiero massonico con quello cattolico.
Ora, però, se si cerca di conciliare un pensiero che riconosce una Verità assoluta con uno che non la riconosce, uno dei due deve soccombere.
Questa fu la logica del disordine che fu creato dalla Rivoluzione, che agì attraverso il mondo culturale.
Essa puntava a dividere le forze cristiane per potere governare.
Ci provò in Francia con la Costituzione Civile del Clero (1790), con cui creò una Chiesa cattolica staccata dal Papa, e attraverso la massoneria, di cui fecero parte anche uomini del clero, come Charles Maurice de Talleyrand-Perigord.
Questi furono (e tuttora sono) i due volti della Rivoluzione, la violenza (verbale e nei fatti) ed il convincimento delle persone attraverso la cultura.
Cordiali saluti. 


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