Sul sito "Corrispondenza Romana" è comparso un articolo intitolato "L'unica Chiesa che illumina è quella che brucia".
Questo articolo riporta un volantino shock dei Centri sociali che è stato portato nell'Università di Verona e in cui vi sono slogan contro la Marcia per la Vita che si è tenuta a Roma e l'ex-gay Luca Di Tolve, che ha scelto di abbandonare la sua omosessualità, per scegliere la famiglia.
Lo scopo è quello di mobilitare la gente per una manifestazione (programmata per il 16 maggio alle ore 13 davanti all’Aula T3) per “rinfrescare la memoria sulle pesanti responsabilità di un’istituzione autoritaria, mafiosa, oppressiva, repressiva” e proporre una “società emancipata dai fanatismi e dai dogmi religiosi”.
Il volantino ha un comunicato che recita:
Questa è follia allo stato puro.
La verità fa male.
Si è scoperto, infatti, che l'omosessualità è una cosa reversibile e, ovviamente, la lobby gay se la prende perché vede sbugiardata dai fatti.
Il caso di Luca Di Tolve lo dimostra.
E' abbastanza pittoresco che coloro che chiedono diritti (i gay) intimino chi non la pensa come loro a tacere.
Leggete l'articolo del sito "Gay TV" che è intitolato "Luca Di Tolve: se non è gay stia zitto!".
Secondo me, dovrebbero tacere loro.
Loro sono una minoranza e vogliono comandare.
Mi diano anche dell'omofobo. Non me ne importa!
Io so di non avere nulla contro i gay (né farei del male a loro) ma difendo la famiglia e la vita.
Io so di non avere nulla contro i gay (né farei del male a loro) ma difendo la famiglia e la vita.
La verità è un'altra.
Qui si vogliono fare costruire le moschee, si vuole conferire la cittadinanza italiana con lo ius soli e si parla di laicità.
Peccato, però, che si voglia fare stare zitta la Chiesa, che rappresenta ancora la maggioranza delle persone in Italia, e noi cristiani veniamo derisi ed insultati, se non aggrediti, cosa che accade in molti Paesi, da molti Paesi islamici a quelli comunisti.
Si tolgono i simboli della nostra civiltà, in nome della "laicità".
Si tolgono i simboli della nostra civiltà, in nome della "laicità".
Così non ci si rende conto che si rischia di distruggere l'Italia.
Dire che è una brutta situazione è poco.
Cordiali saluti.
Nessun commento:
Posta un commento