Urna con le reliquie di San Vicinio |
Ieri, si è parlato tanto del presunto esorcismo operato da Papa Francesco.
Oggi, vi parlo di un luogo in cui accadono fatti analoghi, Sarsina.
Mi recai in quel posto nel 1996, quando ero nel secondo anno delle scuole superiori.
Sarsina è un borgo che si si trova in Provincia di Forlì-Cesena, nell'Appennino romagnolo.
Questo borgo è molto antico.
Pensate esso risale 266 BC e nel 250 BC vi nacque il noto commediografo Tito Maccio Plauto, autore della commedia intitolata "Menecmi".
Tra l'altro, oggi a Sarsina vi è un museo dedicato alla storia romana.
Vi sono reperti provenienti dal vicino borgo di Bagno di Romagna.
Questo borgo, però, è noto anche per la presenza di una reliquia importante, il collare di San Vicinio.
San Vicinio visse tra il III ed IV secolo AD e, secondo una leggenda, egli fu investito vescovo direttamente da Dio, come mostra il quadro che può essere visto dentro la bellissima basilica preromanica.
Egli resse la diocesi sarsinate per ventisette anni e tre mesi.
Nei momenti di meditazione, egli si gravava il collo con un macigno che si legava al collo con una catena ed un collare, lo stesso che oggi noi vediamo.
Collare di San Vicinio |
Egli compì molti esorcismi e guarì molti malati.
Oggi, si usa benedire le persone con quel collare.
Secondo le cronache, pare che alcune persone su cui è stato fatta il rito abbiano manifestato fatti inspiegabili.
Tra l'altro, sempre secondo la cronache, vi furono persone malate di nevrosi che guarirono ed altre che iniziarono a parlare in altre lingue.
Il rito si svolge in questo modo:
"- Segno della Croce- Breve ammonizione e orazioni
- Imposizione della "catena" di San Vicinio per la benedizione individuale
- Preghiera a San Vicinio, secondo la formula del Vescovo (vedi testo a lato)
- Benedizione e aspersione.".
La preghiera a San Vicinio è la seguente:
"San Vicinio,
nostro Vescovo e Patrono,
a te rivolgiamo il nostro sguardo
e la nostra preghiera.
Tu sei stato pastore zelante e premuroso per le popolazioni di queste terre in tempi lontani.
Sentiamo tuttavia ancora oggi viva e operante la tua presenza in mezzo a noi.
Il tuo ministero a servizio della Parola di Dio, il tuo servizio nel dispensare la Grazia attraverso i Sacramenti, il tuo impegno a lottare contro le forze del maligno ti pongono ancora oggi per tutti noi come un esempio grande di uomo di Dio, dedito alla gloria del Signore e al bene dei fratelli.
Intercedi per quanti sono nella sofferenza, per quelli che il maligno tiene ancora soggiogati a sé, per tutti noi che aneliamo ad essere veri ed autentici figli di Dio, fratelli tra di noi nella comunione della Chiesa che hai servito con ammirabile dedizione.
Intercedi per noi mentre al Padre sale la nostra lode Per mezzo di Gesù Cristo nella comunione dello Spirito Santo.
Amen." .
Poi, il prete passa il collare sul collo.
Questo rito fu fatto anche su di me e forse, ripensandoci bene, potrebbe avere funzionato.
Ricordate, però, che non è la reliquia ad avere questo potere di guarire.
Infatti, questo potere è di Dio.
Cordiali saluti.
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