Cari amici ed amiche.
Ieri, durante la trasmissione televisiva condotta da Paolo Del Debbio "Quinta Colonna", Flavio Briatore (che era lì in veste di ospite) ha fatto un ragionamento interessante.
Egli ha parlato del turismo.
Ora, io trovo condivisibile quello che egli dice.
Il nostro è un grande Paese, un Paese ricco di bellezze.
Non mi riferisco solo a città importanti, come Torino, Milano, Trento, Verona, Venezia, Ferrara, Mantova, Firenze, Siena, Roma, Napoli, Reggio Calabria o Palermo ma anche a piccoli centri e monumenti che si trovano fuori dalle grandi città.
Cito, come esempi, il castello di Bardi (che si trova nell'Appennino parmense), la basilica di San Vicinio (che si trova a Sarsina, in Provincia di Forlì-Cesena), la fortezza di San Leo (che si trova in Provincia di Rimini), il castello di Gradara (che si trova in Provincia di Pesaro-Urbino), il santuario di San Gabriele dell'Addolorata (che si trova nel Comune di Isola del Gran Sasso, in Provincia di Teramo) o l'abbazia di San Filippo Fragalà (che si trova a Frazzanò, in Provincia di Messina) che sono tutti monumenti pregevoli ma fuori dai grandi centri abitati.
Briatore ha detto che nonostante tutte queste bellezze, altri Paesi, come la Spagna, ci superano per numero di turisti.
Lui ha provato ad identificare le cause.
In primo luogo, qui in Italia mancano le catene di alberghi.
Le catene di alberghi sono strutture ricettive importanti.
E' evidente che, a causa della forte pressione fiscale, chi possiede le catene di alberghi difficilmente possa investire in Italia, tra l'IMU (Imposta Municipale Unica), l'IVA (Imposta Valori Aggiunta) ed altri balzelli, coloro che vogliono fare le catene di alberghi siano penalizzati.
Le tasse creano altri problemi.
Per esempio, la tassa sul lusso (che colpisce chi, per esempio, possiede panfili) ha fatto scappare molti turisti in altre zone, come la Corsica o la Croazia.
Briatore ha colto nel segno.
Io aggiungo che c'è un altro elemento di criticità, la carenza di infrastrutture.
L'Italia non ha infrastrutture adeguate.
Per esempio, in altri Paesi ci sono ferrovie ad alta velocità, autostrade larghe ed efficienti, ponti e gallerie di nuova generazione, oltre ad efficienti vie d'acqua ed aeroporti.
Noi, purtroppo, siamo molto indietro, anche perché qui in Italia ci sono movimenti demagogici che, per esempio, non vogliono che si faccia la TAV (ferrovia ad alta velocità Lione-Torino), il Ponte sullo Stretto di Messina o le autostrade nuove.
Per esempio, lo sapete che a Novilara (frazione del Comune di Pesaro) ci sono stati movimenti che non volevano che si realizzasse la nuova galleria dell'Autostrada A14 Bologna-Taranto?
Le infrastrutture servono a fare sì che i turisti possano venire.
Tutto questo è la causa della nostra mancanza di turismo.
Questo circolo vizioso può essere spezzato, prima di tutto, facendo le nuove infrastrutture.
Esse farebbero anche lavorare la gente.
In secondo luogo, si dovrebbero togliere certe tasse, come le tasse sul lusso.
Così, il turista viene.
Una volta che si produce ricchezza, la si può ridistribuire con le tasse, che in quel caso sarebbero giustificate.
Per ultimo, si dovrebbero dare degli incentivi (in base al principio di sussidiarietà) sia a coloro che vogliono fare delle catene di alberghi e sia a chi vuole restaurare un'antica abbazia, piuttosto che un antico borgo.
Per esempio, in Liguria ci sono borghi abbandonati, come Balestrino, potrebbero essere riqualificati e trasformati in strutture ricettive e museali.
Se io fossi il sindaco di Toirano (il Comune a cui Balestrino fa riferimento, in Provincia di Savona) farei un bando per affidare il borgo ad un privato perché lo trasformi in una struttura ricettiva o museale.
Comunque, noi abbiamo tante bellezze ma non le sappiamo valorizzare.
Il Governo dovrà avere anche un Ministro del Turismo che sia veramente attivo.
Dobbiamo cambiare mentalità.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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