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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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domenica 26 maggio 2013

Raimondo di Sangro, genio o folle?


Cari amici ed amiche.

Vi voglio parlare di Raimondo di Sangro, Principe di Sansevero (Torremaggiore, 30 gennaio 1710-Napoli, 22 marzo 1771).
Di lui, però, non voglio fare la solita biografia.
Raimondo fu un nobile ma fu anche un alchimista, un massone, un esoterista ed un anatomista.
Intorno a lui vi è un alone di mistero.
A Napoli vi è una cappella, la Cappella di San Severo. Essa si trova in Piazza San Domenico Maggiore.
Secondo una leggenda, la chiesa fu eretta sui resti di un tempio dedicato alla dea egizia Iside.
Secondo un'altra leggenda, la chiesa deve la sua erezione ad un uomo che transitò di fronte ad un muro della proprietà dei Sansevero.
Quest'uomo doveva essere trascinato in carcere perché accusato ingiustamente.
Egli si votò alla Vergine Maria.
Allora, il muro crollò e rivelò un dipinto che raffigurava la Vergine Maria.
La devozione non fu mal riposta.
L'uomo fu scarcerato e si costruì una chiesa dedicata a Santa Maria della Pietà, che venne chiamata anche "Pietatella".
Nel 1744, la chiesa venne portata avanti proprio da Raimondo di Sangro.
Ora, Raimondo era anche iscritto alla massoneria.
La chiesa, per certi versi, rispecchiava questa sua caratteristica.
Qui sopra, riporto lo schema di un tempio massonico.
I templi massonici vanno da occidente ad oriente (un po' come le chiese medioevali) perché per i massoni l'oriente è il luogo in cui sorge il Sole.
Quando un massone muore, i suoi fratelli dicono di lui: "E' andato all'Oriente eterno".
Questo concetto può essere polivalente.
Infatti, ad oriente c'è Gerusalemme, la Città Santa, ma c'è anche il punto in cui sorge il Sole.
Questo può ricollegarsi a certe credenze egizie, come il culto di Horus o di Aton.
Ricordo che il Sole può portare la vita, come la morte.
Vicino all'ingresso vi sono le due colonne, quella del Maestro (Jachim, che simboleggia la stabilità) e quella dell'Apprendista (Boaz, che simboleggia la forza).
Intorno ci sono altre dodici colonne.
Il 12 è il numero della pienezza.
I massoni amano molto San Giovanni Apostolo, l'auto del Vangelo secondo Giovanni e del libro dell'Apocalisse.
In quest'ultimo libro, il 12 compare più volte, anche nei suoi multipli.
Inoltre, 12 sono i segni dello zodiaco.
Il pavimento a mosaico (di colore bianco e nero) indica i contrari, come il bene ed il male.
Al centro vi è l'ara del giuramento.
Ai lati siedono i massoni.
A destra di chi entra vi è la pietra squadrata, che simboleggia il Gran Maestro.
Sul lato opposto vi è la pietra grezza, che simboleggia l'apprendista.
Dietro la pietra squadrata vi è l'oratore (I Ufficiale) e dall'altra parte vi è lo scriba (II Ufficiale).
Sul fondo vi è la balaustra che dà l'accesso all'Oriente.
Al centro vi è il trono in cui siede il Gran Maestro.
Sopra di lui vi è il Delta luminoso che è simbolo del Grande Architetto dell'Universo, il dio dei massoni.
Alla sinistra del trono vi è il Sole (simbolo maschile) alla destra vi è la Luna (simbolo femminile).
Ora, guardate lo schema della Cappella di San Severo.

I monumenti della cappella sono:

1) Monumento a Cecco de' Sangro, primo principe, Francesco Celebrano;
2) Monumento a Giovan Francesco Paolo de' Sangro, terzo principe, Antonio Corradini;
3) Il decoro, Antonio Corradini;
4) Monumento a Paolo de' Sangro, quarto principe, Bernardino Landini - Giulio Mencaglia;
5) La liberalità, Francesco Queirolo;
6)Monumento al Duca Giovan Francesco Paolo "Cecco" de' Sangro, primo principe, Giacomo Lazzari;

7)Lo zelo della religione, Fortunato Onelli;
8)Ritratto di Vincenzo de' Sangro, ottavo principe, Carlo Amalfi;
9)La soavità del giogo maritale, Paolo Persico;
10) Altare commemorativo di Santa Rosalia, Francesco Queirolo;
11)La Pudicizia velata, Antonio Corradini;
12) Monumento ad Alessandro de' Sangro, patriarca di Alessandria, Ignoto del secolo XVII;
13) Angelo, Paolo Persico;
14) La Deposizione, Francesco Celebrano e La Pietà (dipinto),  Ignoto del secolo XVI;

15) Angelo, Paolo Persico;
16) Coretto;
17) Il Disinganno, Francesco Queirolo;
18) Altare commemorativo di Sant'Odorisio, Francesco Queirolo;
19) La Sincerità, Francesco Queirolo;
20) Monumento a Raimondo de' Sangro, settimo principe, Francesco Maria Russo;
21) Cavea sotterranea con le macchine anatomiche (esempi di "metallizzazione umana");
22) Il Dominio di sé stessi, Francesco Celebrano;
23) Monumento a Paolo de' Sangro, sesto principe, Antonio Corradini;
24) L'Educazione, Francesco Queirolo;
25) Monumento a Paolo de' Sangro, secondo principe, Giorgio Marmorano - Giacomo Lazzari;
26) L'Amor Divino, Ignoto del secolo XVIII;
27) Monumento a Giovan Francesco de' Sangro, quinto principe, Francesco Celebrano;
28) Cristo velato, Giuseppe Sammartino.

Qui sotto riporto la pianta con i monumenti "ruotati":


La pianta della cappella potrebbe essere sovrapposta a quella della chiesa.
Il Cristo velato, che oggi, è al centro della cappella, doveva essere posto al di sotto di essa, nella cavea.
Ora, in ogni tempio massonico vi è una stanza chiamata "gabinetto della riflessione".
Qui vi sono un teschio umano, una falce ed una clessidra, simboli della morte e l'acronimo "V.I.T.R.I.O.L", ossia "Visita Interiora Terrae Rettificando Invenies Occultum Lapidem" che significa "Visita l'interno della Terra e troverai la pietra occulta.
La cavea della cappella di San Severo potrebbe avere funzione come "gabinetto della riflessione" e, nel linguaggio massonico,  il Cristo velato potrebbe indicare l'"uomo vecchio" (il profano) che muore prima di ricevere l'"illuminazione".
Nella cavea vi sono due corpi, una di un uomo ed uno di una donna.
Questi corpi sono chiamati "Macchine anatomiche".
Le "macchine anatomiche" sono due corpi umani scarnificati in cui si vedono arterie e vene.

Esse, secondo una leggenda, sono due corpi umani messi in queste condizioni dagli esperimenti effettuati da Raimondo di Sangro e da un  anatomista palermitano, un certo Giuseppe Salerno.
Sempre secondo la leggenda, quei corpi potrebbero essere stati di due servi del principe che iniettò in essi una sostanza "metallizzante".
In realtà, pare che Raimondo ed il dottor Salerno avessero ricavato le macchine anatomiche usando fil di ferro e cera colorata, come dimostrano alcuni contratti tra i due. 
Essi furono usati per scopi didattici sul corpo umano.
Forse, da qui un altro amante dell'anatomia, un tale Girolamo Segato, potrebbe avere imparato a fare i modelli. 
Tuttavia, nel 2008, la University College di Londra hanno ricevuto dagli attuali proprietari l'autorizzazione a fare analisi sulle "macchine anatomiche".
E' stato scoperto che quel materiale era veramente umano, come dice l'articolo di quel prestigioso istituto che è intitolato "The Anatomical Machines of the Prince of Sansevero".
Allora, Raimondo di Sangro potrebbe avere scoperto una sostanza in grado di "metallizzare" i corpi umani. 
Egli era un pazzoide o un genio?
Io penso che egli fosse stato geniale nella sua follia.
Cordiali saluti. 




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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".