Cari amici ed amiche.
Leggete questo articolo del blog di Marco Macrì che è intitolato "Confermata la condanna in appello a quattro anni di reclusione per il nostro Presidente Berlusconi. I magistrati politicizzati sono una metastasi della nostra Democrazia!" e che recita:
"I magistrati di sinistra hanno attaccato il nostro Presidente Silvio Berlusconi in modo ingiusto e questo a un magistrato non può essere concesso! Se i magistrati vogliono fare politica si dimettano e si facciano eleggere in Parlamento. Quando il Presidente Berlusconi aveva un tumore, quelli della sinistra li davano sei mesi di vita, un anno al massimo; Perché non riuscivano a immaginare di sconfiggerlo alle elezioni, ma solo con l’aiuto del cancro e della magistratura! Non è Silvio Berlusconi l’anomalia…. L’anomalia in Italia sono i comunisti e il loro odio verso Berlusconi, il loro uso politico della giustizia, questa è l’anomalia italiana! Non si possono continuare a sprecare i soldi degli italiani per alcuni processi esclusivamente basati su delle menzogne! Solo il Presidente Berlusconi ha governato per un’intera legislatura. E ha fatto più riforme Lui in cinque anni che in cinquant’anni la sinistra! Non è stata al governo, ma è stata al potere… E’ stata al potere nelle scuole, nelle università, nelle Procure, nei giornali, nelle televisioni, nella magistratura, nella Corte Costituzionale! Quanto è triste la sinistra… è triste e rende la gente triste! Organizzeremo dei presidi all'esterno dei principali tribunali del Paese e successivamente apriremo dei gazebo in tutte le piazze d'Italia, per dire "NO" alla magistratocrazia e per contrastare i poteri forti! In una democrazia liberale i giudici applicano la legge, non fanno resistenza contro chi è stato scelto dagli elettori per governare! In una democrazia liberale, chi governa può essere giudicato solo dai suoi pari e cioè dagli eletti, dal popolo; La casta dei magistrati vuole invece avere il potere di decidere al posto degli elettori e direi che è arrivato il momento di fermarli! Con l’ingiusta condanna del Presidente Silvio Berlusconi a quattro anni di reclusione questa non è più una Democrazia, ma un Regime! Un Regime contro il quale tutti gli uomini liberi hanno il diritto di reagire in ogni modo! Ancora una volta i magistrati politicizzati hanni usato il metodo di sempre: la denigrazione e la persecuzione degli avversari politici! Mettiamo che non ci siano pericoli di totalitarismo vero, di dittatura vera. Ma la mentalità, il modo di agire, i metodi di queste persone sono rimasti gli stessi, e sono quelli che ci preoccupano. Il loro comportamento nei confronti degli avversari politici è quello del discredito quotidiano, della denigrazione e della demonizzazione dell'avversario politico attraverso la menzogna. E una menzogna ripetuta più volte diventà una verità, come insegna la propaganda dei regimi totalitari. Il metodo della giustizia politica: quello di far fuori gli avversari politici, per eliminare il leader dell'opposizione democratica. E la persecuzione continua, non accenna a venir meno! Certe sentenze non sono atti di giustizia, sono attacchi politici contro quello che considerano un nemico politico, aggredito con indagini inventate, con processi paradossali. Con l'85 per cento dei reati e dei delitti che restano impuniti, invece di difendere i beni e la vita dei cittadini spendono tempo, uomini e denaro pubblico per perseguitare chi non ha fatto nulla di male, chi non ha illegittimamente recato danno e offesa ad alcuno, chi non ha commesso nulla che sia anche solo moralmente censurabile. Chi ha solo il torto di dire "NO" alla smania di potere, di opporsi alla loro voglia di regime! Per non parlare dei pentiti di allevamento, a cui basta mettere un gettone in bocca per fargli cantare la canzone che si vuole contro il nemico politico di turno. Una volta era Andreotti, un'altra volta è Dell'Utri, un'altra volta ancora è il nostro Presidente Berlusconi! E questo è un altro risultato sconcertante e inaccettabile di questa mala giustizia politica: i soldi dello Stato, dei cittadini vanno ai delinquenti invece che alle loro vittime; gli innocenti in galera, gli assassini in libertà! Il pubblico ministero è un magistrato, e deve restare tale, deve restare come tale indipendente dal potere politico, indipendente dall'esecutivo. Il PM non deve intervenire nella direzione delle indagini! Il PM deve dare un ordine logico, tecnico, processuale, ai risultati delle indagini eseguite dalle forze dell'ordine, deve restare un magistrato, non deve diventare un super-poliziotto. Non siamo un Paese libero quando i magistrati politicizzati usano illegittimamente i loro poteri contro chi è stato democraticamente eletto dai cittadini. Non siamo un Paese libero quando i magistrati possono commettere ogni abuso a danno di un cittadino senza mai pagare quando sbagliano. Non siamo un Paese libero quando non si è sicuri della inviolabilità delle proprie conversazioni telefoniche. Ora basta con la giustizia politica! Saremo pronti a scendere nuovamente in Piazza per salvare il nostro Presidente Silvio Berlusconi dalle false accuse, a proteggere quindi il nostro futuro! Marco Macrì.".
Sono pienamente d'accordo con l'amico Marco.
Oramai, tra me e lui c'è una collaborazione de facto. Lui pubblica molti miei scritti sul suo blog ed io faccio altrettanto.
Ora, vi snocciolo alcuni dati sui processi contro il presidente Berlusconi: 33 processi, 1000 magistrati impegnati e circa 300 intercettazioni.
Nemmeno il peggiore dei mafiosi o dei terroristi viene trattato in questo modo.
Questa è follia pura!
Se quei mille magistrati lavorassero con la stessa solerzia contro la mafia o contro altre forme di criminalità, l'Italia sarebbe migliore.
Questa situazione è anche grottesca poiché, per l'appunto, molti processi contro la mafia ed altre forme di criminalità non vanno avanti, mentre quelli contro il presidente Berlusconi vengono accelerati.
Dire che ciò sia veramente grottesco è poco!
La cosa grave sta nel fatto che un uso politico della giustizia delegittimi di per sé la giustizia.
Molti dicono: "La giustizia non va delegittimata!".
Peccato, però, che un magistrato che opera in nome di un'ideologia politica faccia già una cosa illegittima.
Di conseguenza, egli è delegittimato agli occhi del comune cittadino.
Un Paese con una giustizia messa in questa maniera è un triste (anzi, tristissimo) Paese.
Se io fossi un mafioso, sarei ben felice dell'operato di certi magistrati.
Infatti, mentre essi sono impegnati a fare passare le pene dell'Inferno al presidente Berlusconi, la mafia continua imperterrita a fare le sue cose.
Basti pensare alla ndrangheta che purtroppo è arrivata anche qui in Lombardia.
Molti danno la colpa di ciò ai politici ma anche certa magistratura ha le sue responsabilità.
Il fatto di incaponirsi e di accanirsi contro persone (come presidente Berlusconi), trascurando il resto, è una delle cause di certe situazioni gravi che ci sono ora.
Io, ad oggi, avrei paura di fare causa a qualcuno o di essere denunciato da qualcuno.
Infatti, vista la situazione attuale non mi sentirei garantito dalla giustizia.
Molti cittadini la pensano come me!
Sull'onda di questo becero giustizialismo politico, il Movimento 5 Stelle vuole votare l'ineleggibilità del presidente Berlusconi.
Se questa è una visione democratica, io sono il re d'Inghilterra.
Intanto, sabato, il Popolo della Libertà sarà in piazza a Brescia contro questa situazione vergognosa.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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