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sabato 5 gennaio 2013

Da Lodi a Roncoferraro, lettere aperte ai coordinatori provinciali

Cari amici ed amiche.

Sul suo blog, l'amico Giuseppe Sagliocco ha scritto questa lettera aperta al coordinatore del Popolo della Libertà della Provincia di Lodi Oscar Fondi:


"Ciao Oscar, ho letto e quindi appreso solo dal giornale “IL CITTADINO”, che mercoledì scorso si sarebbe tenuta a Lodi una "assemblea" del partito che avrebbe scelto Claudio Pedrazzini e Monica Guarischi come candidati da proporre per le elezioni alla Regione, e anche che era presente l'On.le Mantovani....Per cortesia, la prossima volta che si decidono cose importanti per il partito di cui ancora faccio parte, potreste comunicare queste cose a tutti? Altrimenti che senso ha? Saremmo alle solite, con "i soliti noti" che si riuniscono, decidono da soli e poi vorrebbero anche far passare come condivise da tutti (soprattutto dalla base riporta il Cittadino, secondo lo stesso Mantovani...) le decisioni prese già in precedenza a tavolino!! Vogliamo essere più seri? E' chiedere troppo poter essere informati? Specialmente quando si parla di "base" che avrebbe deciso poi…Ritengo grave che tale riunione sia stata convocata nello stesso giorno del consiglio provinciale e quindi i consiglieri Pdl, tanto per cominciare, non c’erano e non erano stati invitati.
So per certo, che al Lodi Hotel (previo comunicato anonimo, e non a tutti, circa una generica serata di auguri) erano presenti l’On.le Mantovani e un’altra non ben precisata On.le di Monza.
Eccoci al punto: parliamoci chiaro, gli auguri erano una scusa. Presenti, i soliti noti fedelissimi e un po di facce mai viste prima, mi si dice, urlanti e plaudenti…Motivo vero della riunione lanciare, come detto sopra, la candidatura del Signor Pedrazzini per le elezioni regionali.
Certo, Pedrazzini avrebbe avuto il consenso della maggioranza del coordinamento in ogni caso, ma ritengo giusto sottolineare che non è stata convocata una riunione per decidere i candidati ma, genericamente, per parlare di elezioni regionali e per gli auguri natalizi….
Ecco, se questa è democrazia e condivisione all’interno di un partito, allora più di qualcuno, come me, non ci capisce più nulla…Niente contro il Signor Pedrazzini, già pupillo dell’On.le Mantovani, ma basta con le candidature calate all’improvviso dall’alto e non condivise da tutti;


Questo è sempre stato il problema del Pdl, vendere le scelte come condivise quando poi si trattava di teatrini costruiti per qualcuno, salvo poi sbandierare merito e la trasparenza. Non ha funzionato il metodo, e la dimostrazione è data dalla disaffezione della gente verso il Pdl.
Dal Congresso è trascorso un anno. Non una parola abbiamo letto sui giornali, ne un solo atto, un convegno, una riunione sono state fatte!! Zero…Per questo che io personalmente, ma so di interpretare il pensiero di molti iscritti e militanti come me disamorati, vi chiedo e ti chiedo di cambiare rotta; abbiamo degli obblighi con i nostri elettori, i quali non ci servono solo nel momento dei Congressi o delle elezioni, ma a loro bisogna render conto. Bisognerebbe anzitutto far conoscere la nostra linea politica (se ne abbiamo una) senza nasconderci, ma essendo presenti sul territorio e facendo politica. Caro Oscar, se esiste un partito, esso deve essere riunito TUTTO nei momenti fondamentali come la candidatura dei rappresentanti del territorio nelle assemblee REGIONALI e NAZIONALI.


Ti saluto cordialmente, sperando di incontrarti presto e nella fervida speranza che il Pdl lodigiano faccia davvero un grosso sforzo per scrollarsi di dosso rancori e antipatie da parte degli iscritti ma anche da parte dei semplici cittadini lodigiani i quali vedono, sentono e parlano…Auguri!!








Giuseppe Sagliocco – Iscritto al Pdl Lodi.
". 



Io vorrei fare una cosa analoga ai coordinatori del Popolo della Libertà in Provincia di Mantova, il dottor Marco Ghirardini, e al suo vice, il dottor Claudio Bavutti:

"Stimatissimi dottori Ghirardini e Bavutti, noi del Popolo della Libertà siamo chiamati ad una sfida importante.
Il nostro amato partito ha avuto un anno molto travagliato.
Basti pensare all'appoggio al governo di Mario Monti, un governo che ha tradito le promesse fatte a noi e che si è piegato alle direttive dei tecnocrati e della sinistra.
Questo appoggio ci è costato caro, in termini elettorali, di coesione nel partito e di rapporti con i nostri alleati, Lega Nord in primis.
Anche qui nel Mantovano, il partito ha perso molto.
Inoltre, in molte zone della nostra provincia, il partito presenta numerose difficoltà.
Basti pensare a quanto sta accadendo qui a Roncoferraro, ove manca un organo di coordinamento comunale della sezione locale del partito e ove c'è una spaccatura tra il gruppo in Consiglio Comunale ed il resto del partito stesso, compresa la base, che non si riconosce nella politica espressa dal succitato gruppo, una politica che spesso si è mostrata inefficace e che dà la percezione di essere appiattita sulle posizioni della maggioranza di centrosinistra.
Addirittura, ci sono voci di "troppa vicinanza" tra il succitato gruppo consiliare ed il centrosinistra.
La cosa è nota anche a voi, visto che è stata trattata l'anno scorso, durante un'assemblea che si è tenuta l'11 luglio nella frazione di Barbasso.
Voi eravate presenti e credo che sappiate di cosa parlo.
Dobbiamo rialzarci!
Dobbiamo riconquistare i nostri elettori, che sono delusi.
Dobbiamo riconquistare l'alleanza con la Lega Nord, alleanza che l'appoggio al governo Monti ha messo fortemente in discussione non solo a livello di membri del partito ma anche di elettori.
Possiamo vincere questa sfida, se lavoriamo seriamente sul territorio (ed io per primo mi impegnerò), se parliamo con i nostri elettori e se diamo l'impressione di volerci rinnovare, candidando persone competenti e che abbiano i valori del centrodestra nel cuore.
Credo che questa crisi del partito possa trasformarsi in un'opportunità di rinnovamento, se noi facciamo un grande cambiamento al nostro interno.
Questo cambiamento non è rappresentato dal non mettere il nome del presidente Berlusconi sul simbolo o dal non essere con lui. 
Il cambiamento deve avvenire a livello delle persone nel partito che tutti i giorni si confrontano con i cittadini.
Bisogna mandare via chi ha fatto in modo che il partito non possa crescere sul territorio.
In caso contrario, finiremo male.
Cordiali saluti.

Antonio Gabriele Fucilone-iscritto al Popolo della Libertà di Roncoferraro (Mantova)".

Cordiali saluti.





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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.