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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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domenica 2 settembre 2012

Roncoferraro, Festa dei Risotti, la recensione dei piatti.

Cari amici ed amiche.

Quest'anno collaboro con il Comitato Manifestazioni di Roncoferraro , anche nell'ambito del Circolo "Roncoferraro Giovani e Futuro".

Dall'altro ieri, collaboro nella "Festa dei Risotti", festa che è iniziata venerdì e finirà oggi.
Oltre a lavorare nel bar, consumo anche i piatti serviti nella festa.
Venerdì ho mangiato il Risotto con le rane.
Questo risotto non è "alla pilota", ossi asciutto ma è "all'onda",  ben mantecato.
Il riso non era scotto. I chicchi si separavano bene ed erano compatti.
Quanto al condimento, ho notato una cosa importante.
Il gusto della carne di rana non è soverchiato da quello della cipolla.
La carne di rana ha un gusto delicato.
Se ci sono troppi aromi, il gusto della carne di rana viene ucciso dagli altri.
Qui, invece, la rana si è sentita.
Il mio voto è 9.
Per quanto riguarda il secondo, ho mangiato i calamari fritti.
Ovviamente,  i calamari erano surgelati ma non erano mollicci e sgradevoli ma croccanti.
Con un prodotto surgelato succede. 
Inoltre, i calamari non erano attaccati tra loro.
Quando si lavorano dei calamari surgelati, per friggerli, bisogna stare attenti ad alcuni accorgimenti.
Quando vengono infarinati, i calamari devono essere scossi.
Se non si fa questo procedimento, i calamari si ammassano e formano una palla di unto.
Inoltre, il fritto non era troppo unto.
Chi l'ha fatto ha lavorato bene.
Il mio voto è 9.
Per quanto concerne il dolce,  ho mangiato la classica torta con l'uva, il Bussolano
La torta aveva un aspetto molto rustico ma era fragrante.
Questa era la versione più "dura", la cui ricetta per quattro persone è questa:

 Ingredienti:
- 400 gr. di farina bianca
- 150 gr. di zucchero
- 150 gr. di burro.
- due uova
- 90 gr. di uva fresca.
- aromi (1 bustina di vanillina).
- un pizzico di sale

Esecuzione:
In una terrina mescolate tutti gli ingredienti. Il composto, relativamente asciutto, va impastato accuratamente.
Aggiungete anche gli acini d'uva staccati dal raspo.
Formate una ciambella sulla piastra del forno, senza stampo, e cuocete infornando a forno ben caldo (170°c) per 30-40 minuti. (Oggi viene bene in forno ventilato).

NB: Se non amate i vinaccioli degli acini d'uva, toglieteli con un coltellino e con tanta pazienza.  Il burro può essere sostituito dall'olio d'oliva.

Il contrasto tra la consistenza compatta della torta e quella morbida dell'uva dà nel palato un gradevole effetto.
L'unico consiglio che do al Comitato è quello di fare delle porzioni più piccole.
Infatti, dopo che un cliente ha mangiato il risotto (che riempie) ed un secondo, rischia di fare avanzare il dolce.
Ora, a meno che il cliente non decida di portarsi a casa quello che resta, gli avanzi sono soldi buttati via.
Se si riducessero le porzioni, ci sarebbero meno avanzi ed il servizio sarebbe ottimizzato.
Questo discorso vale per il dolce che  è sostanzioso.
Comunque, il mio voto alla torta è 10.
L'ho gradita.
Ieri, ho mangiato il classico Risotto alla Pilota.
Il riso era ben asciutto e non si spappolava in bocca.
La salsiccia, aveva un giusto equilibrio tra carne e grasso.
La carne era stata ripulita dalle ossa e delle cartilagini e macinata e condita a dovere.
Pensate, una volta, per colpa di un frammento d'osso nel risotto, avevo rischiato di rompermi un dente.
L'otturazione sul primo molare sinistro dell'arcata inferiore mi ricorda l'esperienza. 
Per questo, ho una "fobia" del Risotto alla Pilota. 
Per questo, ogni volta che lo mangio, faccio come Gordon Ramsay: lo giro nel piatto e lo "seziono". 
Il voto al risotto è 10.
Anche i clienti erano soddisfatti.
Dunque, nonostante questo brutto tempo, la festa è riuscita.
Cordiali saluti. 












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Ringrazio un caro amico di questa foto.