Leggete queste parole dello scrittore algerino Kamel Daoud:
""Le primavere arabe hanno lasciato il passo all'inverno islamista...
"L'attualità mediatica ha trasformato la storia in uno spettacolo da cui ci si aspetta una conclusione rapida. Ma la storia non è un blockbuster americano. Non sono stati gli islamisti a fare le rivoluzioni arabe, ne hanno approfittato. Hanno soldi, controllano corporazioni professionali, reti di moschee, canali satellitari. Un laico o un democratico, quando è famoso, dispone dei suoi diritti d'autore. Gli islamisti hanno un regno intero dietro di loro: l'Arabia Saudita e i suoi milioni di petrodollari".
Dove sono i progressisti nel mondo arabo?
"C'è una corrente profonda, anche se resta minoritaria e non è visibile in Europa a causa dell'effetto distorsivo della lente mediatica".
L'islamismo avanza anche in Europa...
"Non sono sorpreso. In Algeria lo abbiamo vissuto e lo abbiamo visto arrivare da voi. In primo luogo perché il malessere francese è stato preso d'assalto da un'ideologia aggressiva. In secondo luogo, perché i musulmani di Francia restano in silenzio e lasciano il monopolio dell'islam agli islamisti. Infine, c'è una compiacenza delle élite francesi nei confronti dell'islamismo. La sua dimensione totalitaria viene ignorata. Durante la guerra civile degli anni Novanta, la Francia dava lezioni all'Algeria. In nome dei diritti dell'uomo, bisognava lasciare il passo a dei fascisti. A rischio di sembrare crudele, confesso che a volte avremmo voglia di dire "Ben vi sta!"".
Come spiega l'attrazione che esercita questa ideologia?
"Come tutte le ideologie totalitarie, l'islamismo è un sistema globale che offre risposte confortanti a tutti gli interrogativi esistenziali. L'islamismo spiega in un colpo solo la sessualità, il corpo, la politica. È una sorta di videogioco teologico che disattiva il senso di colpa e l'angoscia della morte: se ammazzi qualcuno, è legittimo; se ti fai esplodere, vai in paradiso. Sull'altro versante, non c'è nessuna alternativa ideologica altrettanto potente".
(Kamel Daoud, scrittore algerino, intervistato da Le Figaro)
http://www.repubblica.it/cultura/2017/04/12/news/kamel_daoud_noi_scrittori_liberi_in_lotta_contro_il_videogioco_islamista_-162822100/".
Queste parole spiegano pedissequamente quanto sta accadendo nella vecchia Europa.
Ringrazio l'amico e collaboratore Angelo Fazio di codesto spunto.
Ora, io mi ricordo di un piccolo particolare.
Mi ricordo in passato, di quando alcune persone qui a Roncoferraro, parlavano male dei "terroni", dei meridionali e di chi (come me) è di origine meridionale, mentre oggi non dicono nulla riguardo ai migranti.
Queste persone non erano leghiste.
Tacciono anche di fronte al fenomeno dell'islamismo che è preoccupante.
Riguardo ai meridionali e a chi, come me, è di origine meridionale, questi "soloni" dicevano che essi non facevano nulla e che portavano la mafia.
Ora, non mi pare che molti di questi migranti lavorino.
Inoltre, non mi pare neppure che il terrorismo islamico sia meno pericoloso della mafia.
Anzi, io avrei più paura del terrorismo islamico.
Il terrorismo islamico punta a distruggere la nostra società e la nostra storia.
Il terrorismo islamico è parte dell'islamismo, il quale sta avanzando in Europa.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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