Su "Panorama" vi è un articolo di Augusto Minzolini che è intitolato "Sfida continua".
Oramai appare evidente che quella tra il leader della Lega Matteo Salvini ed il leader del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio sia una strategia precisa.
Con un tacito accordo: cedere su alcune proprie convinzioni pur di non pestarsi i piedi a vicenda.
Uno vuole divorarsi la destra e l'altro la sinistra, per poi decidere se continuare con il "governissimo" (con Giuseppe Conte come premier) o se costruire un nuovo bipolarismo.
Ora, la competizione tra il Movimento 5 Stelle e la Lega c'è.
Al di là di quello che dicono gran parte della carta stampata e dei telegiornali, appare evidente che i due soggetti stiano insieme in una sorta di "matrimonio di convenienza" dettato anche dalle condizioni politiche uscite posteriori alle elezioni del 4 marzo scorso.
Quindi, le manovre già ci sono.
Al di là di quello che si dice (e che si scrive) la Lega aspira ad avere il controllo del centrodestra.
Questo è anche palese e può essere favorito da quello che è accaduto in tribunale, con il sequestro dei fondi del Carroccio.
Per contro, il Movimento 5 Stelle vuole fagocitare l'elettorato del centrosinistra.
Non è stato un caso il fatto che alla "Festa dell'Unità" di Ravenna il presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico abbia ricevuto tanti applausi.
Dunque, sembra proprio che si stia creando questo nuovo bipolarismo.
Riguardo alla Lega, Salvini ha detto che il suo partito non cambierà nome.
Il presidente Berlusconi ha escluso la nascita di un partito unico del centrodestra.
Io starei bene attento.
Nel 2007, il presidente Berlusconi aveva lanciato l'idea di superare Forza Italia e di creare il nuovo Popolo della Libertà, unendosi il suo partito con Alleanza Nazionale.
Ricordate il discorso del predellino?
Io me lo ricordo bene e mi ricordo che Gianfranco Fini, leader di Alleanza Nazionale, diceva di non volere sapere nulla di quel progetto.
Nel 2008, il governo presieduto da Romano Prodi era caduto e alle elezioni il presidente Berlusconi e Fini si erano messi insieme per fondare il Popolo della Libertà.
Bisogna stare attenti a non prendere alla lettera quello che si scrive sui giornali.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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