negli USA si ripete il caso "Dieselgate", questa volta con la FCA, Fiat Chrysler Automobiles.
L’Agenzia americana per la protezione ambientale (Epa), la medesima che nel settembre 2015 fece esplodere lo scandalo "Dieselgate" di Volkswagen, accusa Fiat Chrysler Automobiles di avere montato sui motori diesel di circa 100.000 veicoli un software che ha consentito emissioni superiori a quanto consentito dai limiti della legge.
FCA US ribatte: "I veicoli diesel della società rispettano tutte le normative applicabili".
Insomma, dopo la Volkswagen, ora tocca alla FCA.
Il caso ha voluto che questa situazione sia esplosa dopo che l'amministratore delegato Sergio Marchionne ha detto che il gruppo investirà negli USA anche con la nuova amministrazione americana e che intenderà collaborare con essa.
Questa cosa mi suona strana.
Cordiali saluti.
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