ringrazio l'amico e collaboratore Angelo Fazio che mi ha portato all'attenzione queste parole di George Mosse, storico del nazismo:
"A mio padre come a molti altri liberali della sua generazione, riusciva molto difficile prendere sul serio i nazisti. Egli usava dire che Hitler non apparteneva alla prima pagina del giornale, ma all’Ulk, il supplemento comico del Berliner Tageblatt".
Queste parole mi fanno riflettere e mi viene da fare un paragone con l'attuale situazione italiana.
Molti sottovalutano, per esempio, certi movimenti politici che fanno incetta di consensi tra la gente vessata dalla crisi e dalla cattiva politica.
Questi movimenti denunciano i mali del nostro Paese ma propongono soluzioni assurde che guardano più alla pancia dei cittadini, per salire al governo ed avere consensi, ma non guardano al bene del nostro Paese.
Così, con comici a capo che da un palco mandano a quel paese questo o quell'altro partito e che vogliono i "tribunali del popolo per i giornalisti", con l'idea secondo cui il cittadino possa partecipare alla vita politica del nostro Paese solo usando un computer e con programmi che sembrano più degli ibridi tra delle liste dei sogni e tesi dei complottisti che non seri piani con cui risollevare il nostro Paese.
Gli altri sottovalutano movimenti del genere ma quando ci sono momenti di crisi vince chi urla più forte.
La storia ce lo dice.
La politica cambi rotta prima che si cada nelle mani di certi "stregoni".
Chi è capace di intendere intenda.
Cordiali saluti.
Nessun commento:
Posta un commento