su "Il Giornale", vi è un articolo intitolato "Diventeremo tutti islamici per colpa della nostra stupidità".
L'articolo riporta le parole di monsignor Carlo Liberati, arcivescovo prelato emerito del santuario della Madonna di Pompei, che ha detto queste parole:
"Tra dieci anni diventeremo islamici per la nostra stupidità. L'Italia e l'Europa vivono in modo pagano ed ateo, fanno leggi che vanno contro Dio ed hanno costumi che parlano da soli sulla loro paganità. Tutta questa decadenza morale e religiosa, oltre che della fede, favorisce l’islam".
Ora, è a rischio la nostra identità culturale.
L'ho sentito tanto volte, anche da prelati.
L'ho letto anche nei libri di Magdi Cristiano Allam.
Il problema vero è che "in nome dell'accoglienza, dell'integrazione e del meltin pot a tutti i costi", noi abbiamo rinnegato i nostri valori.
I musulmani che vengono qui non rinnegano quello che essi hanno appreso.
Per l'Islam, la comunità è al centro e la persona deve nullificarsi per essa, perché lo dice il Corano, che non è solo un testo sacro ma è anche un testo giuridico.
Come disse Magdi Cristiano Allam, per noi cristiani Dio si fece uomo in Cristo mentre per i musulmani Dio si fece carta nel Corano.
Ora, questo "senso della comunità dell'Islam" rischia di essere visto (anzi, viene visto) da una parte della nostra opinione pubblica come una "cura" per la nostra società malata per la perdita di simboli e di identità"
Questo è veramente pericoloso.
Se questo pensiero passasse la nostra identità culturale sarebbe veramente a rischio.
Io non vorrei mai vivere in una società in cui (per esempio) il peccato è anche reato e che vede chi la pensa in modo diverso dalla massa come un "inviato del demonio" da sopprimere.
Dio ci fece liberi (per amore) ed io credo in questo principio.
Cordiali saluti.
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