Cari amici ed amiche,
l'amico Aurelio, che ringrazio, mi ha segnalato un articolo de "La Repubblica" che è intitolato "Una chiesa di Palermo diventerà sinagoga: il vescovo concede l'oratorio di Santa Maria del Sabato".
Non sono un estimatore de "La Repubblica" ma ho ritenuto corretto dare rilievo a questo suo articolo.
La notizia si trova anche sul sito "Palermomania".
Proprio così, l'arcivescovo di Palermo, S.E. monsignor Corrado Lorefice, ha offerto una chiesa agli ebrei per farne un loro luogo di culto.
Si tratta dell'Oratorio di Santa Maria del Sabato, una chiesa che si trova nell'antica Meschita, l'antico quartiere ebraico.
La chiesa è caduta in disuso.
Ora, io trovo veramente significativo il fatto che l'arcivescovo abbia affidato in comodato d'uso una chiesa che è costruita sul quartiere che era quello ebraico.
Ricorda un po' la restituzione della Sinagoga di Santa Maria Scolanova di Trani, in Puglia, edificio di culto ebraico che con la cacciata degli ebrei, che avvenne nel 1380, fu convertito in chiesa (con il nome di Santa Maria Scolanova) e che venne restituita agli ebrei nel 2005, secondo il volere del defunto San Giovanni Paolo II Papa.
Io penso che sia stato giusto affidare la chiesa palermitana agli ebrei.
Trovo che il gesto sia corretto, dopo quello che accadde nel 1492, quando gli ebrei furono cacciati dalla Spagna e dalla Sicilia (che era possedimento spagnolo) non tanto dalla Chiesa in sé quanto dai Re Cattolici Ferdinando d'Aragona ed Isabella di Castiglia, che erano ingolositi dalle ricchezze degli ebrei.
Inoltre, so che quella chiesa sarà in buone mani.
Gesù Cristo, la Vergine Maria, San Giuseppe e gli Apostoli erano ebrei.
Noi cristiani restituiamo ciò che abbiamo tolto agli altri.
Altri, invece, non restituiscono a noi ciò che hanno tolto a noi.
Mi riferisco, ad esempio, ad alcune chiese della città cipriota di Famagosta, alla cattedrale di Tripoli, alla chiesa di San Paolo a Tarso (in Turchia) o alla basilica di Hagia Sophia di Costantinopoli, che oggi sono moschee, musei o edifici di altro uso.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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