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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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domenica 11 settembre 2016

Tassa unica sui redditi al 5,1%. Una chimera? Siete mai stati in Svizzera? La nota di Vito Schepisi

Cari amici ed amiche,

vi segnalo questa nota del mio amico Vito Schepisi su Facebook:


"Ci vorrebbe una campagna d’informazione in TV, sui giornali e sui cartelloni pubblicitari delle nostre città, in cui fosse scritto: siete mai stati in Svizzera? Una campagna come potrebbe essere quella di un rimedio per uscire da una dipendenza che uccide, come per disintossicarsi dal fumo o ancor peggio dalle droghe. Una pubblicità progresso per indicare le strade che portano alla vita un po’ meno infelice, smaltendo gli eccessi di tutto. Un invito a ricercare un modo virtuoso di vivere, senza subire lo stress di trovare oggi un lavoro, o il danaro per pagare la bolletta scaduta o il fitto di casa, piuttosto che le spese dell’apparecchio per i denti del ragazzino. Pensate ad una vita senza lo stress di dover fare la fila agli sportelli dell’ASL o dietro la porta di un funzionario dell’agenzia delle entrate. Entrate? Se la chiamassero agenzie delle uscite guadagneremmo almeno il sollievo di non sentirci presi per i fondelli. Quando i cittadini con pochi diritti e molti doveri ci vanno è sempre per qualcosa che esce: una goccia di sudore o una goccia di sangue. Siete mai stati in Svizzera? Se apparisse un manifesto del genere dappertutto in Italia, anche il più pigro degli uomini cercherebbe di capire. Si chiederebbe perché la Svizzera, e quale sia il messaggio. Incominciamo per sintesi. Ci hanno detto che lo stato sociale richiede la contribuzione dei cittadini e che la nostra libertà è la diretta conseguenza di un sistema di tutele e garanzie. Come sono felice di vivere in uno Stato democratico che mi pensa e mi tutela! … mmm … vedo che non siete d’accordo con me. Cosa c’è che non vi convince? Dimmi tu che scalpiti e t’incazzi sempre con tutto e con tutti, cosa c’è che non quadra in ciò che dico? Come? Non hai diritti e nessuno ti pensa? Hai perso il lavoro e non sai come fare? E tu? Sono 40 anni che sgobbi come un ciuccio e non puoi andare in pensione? Come? Ora potrai andare? Fammi capire, puoi andare o no? Aaaah! … puoi andare se chiedi un prestito di 20 anni alla banca. Azzz! Già prenderai 4 soldi con l’indicizzazione bloccata e devi pure pagare la rata del prestito! E’ una genialata di Renzi? Capisco, ma non prendertela, non lo fa solo con te, lo fa con tutti quelli che non godono di privilegi. Capisco (ma tu che leggi lo capisci?) che ci hanno preso per i fondelli per 70 anni e che in modo beffardo continuano a farlo. Miserabili! Siete mai stati in Svizzera? Prima avevamo la libertà di uscire tranquillamente di casa, ora ci hanno tolto anche questa gioia. Dopo le 19 in inverno e dopo le 21 d’estate uscire di casa è a nostro rischio e pericolo, per una ragazza è quasi impossibile senza rischiare lo stupro. Peggio se è giovane e carina. Bella libertà la nostra! Siete mai stati in Svizzera? Ci hanno detto che la burocrazia serve per controllare e gestire i diritti dei cittadini, per agevolarli nei rapporti con gli uffici pubblici, e che è un importante deterrente all’illegalità e all’abuso di uomini e imprese. Con la burocrazia non potresti fare ciò che vuoi, ma devi rispettare le leggi nazionali, quelle regionali, i regolamenti locali. Il sistema è molto complesso e molto confuso, ma se t’informi sulle 40/50 mila pagine di leggi e regolamenti ci arrivi anche prima di passare a miglior vita. Poi ci sono i funzionari e gli impiegati che ti guidano al risultato. Sono un po’ lenti, ma bisogna capirli: il loro lavoro è così minuzioso e attento da richiedere tempo. Tanto tempo! Lo si evince dalle pratiche che negli uffici pubblici sono sparse sui tavoli ed intasano gli armadi e i cassetti. A volte ci vuole una vita solo per trovare le pratiche che ci interessano, non di rado spariscono, e non parliamo del tempo necessario per venire a capo delle questioni e darne una soluzione. Si fa prima a passare a miglior vita. Si dice che pagando qualcosa le cose si aggiustano sempre. Il nostro territorio è devastato, il buon gusto è cosa rara e c’è chi abusa, chi evade, chi truffa e chi elude ... e la fa franca. Che le malelingue abbiano ragione!?

Siete mai stati in Svizzera? Ma perché questa domanda che diventa ossessiva? Cosa c’entra la Svizzera con le nostre disgrazie? Semplice, se si andasse in Svizzera ci accorgeremmo che lì è tutto più chiaro. I diritti esistono come i doveri. La gente lavora e vive tranquilla. Si ha la sensazione d’essere in sicurezza. Tutto è pulito, la gente è educata, non si fanno le file. La burocrazia quasi non esiste e nessuno abusa di niente, né deturpa e né violenta il territorio. Le leggi sono rispettate, le tasse le pagano tutti e i ladri sono puniti. Chi entra in Svizzera ha l’obbligo di adeguarsi alle leggi in vigore e non può entrarci clandestinamente, né pretendere di ottenere ciò che non compete occupando la stazione ferroviaria. Chi molesta una ragazza è tradotto subito in carcere e se non ha titolo per restare in Svizzera, è espulso senza troppe paturnie giudiziarie. In Svizzera non emettono il venerdì sera i decreti ministeriali con cui aumentano l’IVA o aggiungono un’altra tassa da pagare, né ti colpiscono violentemente sulla casa che hai comprato con il mutuo e tanti sacrifici. Nel Paese delle montagne e dei laghi, se si devono aumentare le aliquote fiscali fanno un referendum e la gente vota serenamente anche l’aumento delle tasse, perché sa che la richiesta si tramuta in vantaggi per i servizi erogati. Tra qualche giorno, il 25 settembre, nella Svizzera tedesca, Cantone di Svitto, si terrà un referendum che chiederà ai cittadini se sono d’accordo sull’aumento al 5,1% della tassa sui redditi, unica e uguale per tutti. Non è un errore, non è il 51% ma il cinque virgola uno per cento, mentre in Italia il primo scaglione parte dal 23% (il 450% in più). In Svizzera di IVA si paga l’ 8% non il 22% come in Italia. Se andassimo a vedere come le cose funzionano in Svizzera, incominceremmo a pensare che in Italia sia stato messo in piedi un sistema per mantenere, sfruttando l’impegno e il lavoro della gente per bene, un esercito di farabutti, evasori, scrocconi, fannulloni e sanguisughe. Questo sistema sta lentamente depauperando e saccheggiando l’Italia. L’alto rischio d’impresa scoraggia gli investimenti. Le aziende delocalizzano la produzione, il nostro Made in Italy è stato svenduto alla Merkel e ai suoi soci e compari. Chi ci ha trascinato in questo baratro, con il nostro, con il vostro consenso, controlla ancora tutto in Italia, e c’è chi continua a sostenere e dare fiducia ai nostri, ai vostri carnefici. Ma cosa vi devono togliere ancora perché apriate gli occhi? O siete complici? Siete mai stati in Svizzera? 

Vito Schepisi".

Ringrazio Vito.
La Svizzera è un Paese federalista.
L'Italia è un Paese centralista.
Gli Stati federalisti costano meno ai loro cittadini di quanto costino gli Stati centralisti.
Queste riforme che il premier Matteo Renzi propone sono un'occasione sprecata.
In questo riforme non è contemplata l'idea di un vero federalismo.
Anche per questo, io voterò "no" al referendum sulle riforme che ci sarà in autunno.
Questa è una delle differenze che fa sì che il fisco svizzero sia assai più vantaggioso di quello italiano.
Cordiali saluti.




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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.