Cari amici ed amiche,
leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "Quando la Clinton tramava: "Non aiutate Berlusconi"".
Per Hillary Clinton, moglie dell'ex-presidente americano Bill e papabile candidata a succedere a Barack Hussein Obama, potrebbe scatenarsi una bufera, per via di alcune e-mail che riguardavano il presidente Silvio Berlusconi.
Invito a leggere questo stralcio dell'articolo in questione:
"Che l'Amministrazione Obama non avesse feeling con l'ex premier Silvio Berlusconi non è una novità, ma scoprire che il Dipartimento di Stato guidato da Hillary Clinton nutrisse addirittura ostilità per il capo del governo italiano spiega molte cose.
Il nuovo capitolo della vicenda email-gate , che vede coinvolta l'ex segretario di Stato Usa e su cui ha aperto un'inchiesta anche l'Fbi, traccia un nuovo scenario sui rapporti dell'allora presidente del Consiglio con l'America. Nelle settemila pagine di posta elettronica del periodo 2009-2010, rese pubbliche dal Dipartimento di Stato Usa, si parla anche delle vicende italiane. In un messaggio inviato alla Clinton del 15 dicembre 2009, è descritta l'aggressione subita da Berlusconi in piazza del Duomo a Milano, quando fu colpito al viso da una statuetta lanciata da Massimo Tartaglia. Il mittente dell'email è Sidney Blumenthal, vecchio amico dei Clinton e consulente di Hillary, che fa un'analisi sulle conseguenze politiche del caso ed esprime il timore che la solidarietà di Obama possa essere usata in modo strumentale. Dopo aver spiegato che Tartaglia soffre di disturbi psichici, Blumenthal sottolinea che «l'aggressione ha ripercussioni significative. Ha suscitato simpatia per Berlusconi, in quanto vittima» e «giunge in un momento in cui Berlusconi sta cominciando ad arretrare politicamente, avendo perso l'immunità». Sono in corso infatti due inchieste giudiziarie contro il capo del governo, che vengono rammentate nel messaggio, ma le parole del consigliere della Clinton rivelano quanto l'Amministrazione Usa auspicasse la fine politica di Berlusconi. E per evitare che il leader di Forza Italia traesse qualche vantaggio dall'aggressione, il consulente di Hillary suggerisce che Obama chiami il premier italiano «per esprimergli la propria preoccupazione sulla sua salute e augurargli una pronta guarigione» perché è pur sempre un leader politico eletto democraticamente oltre che il capo del governo di un Paese della Nato. Tuttavia, aggiunge Blumenthal, bisogna fare in modo che Berlusconi non ne approfitti. «Renderebbe sicuramente pubblica questa telefonata - afferma - e sarebbe perciò imbarazzante se fosse usata unicamente come elemento della campagna di solidarietà contro i procedimenti giudiziari». Insomma, ipocrisia allo stato puro".
In pratica, quando era Segretaria di Stato durante i primi quattro anni di amministrazione Obama, Hillary Clinton stava tentando di fare quello che poi era stato fatto nel 2011, fare sì che il presidente Berlusconi cadesse.
Evidentemente, si voleva abbattere un leader che a qualcuno era scomodo.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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