Siamo alla mercé di Renzi?

Cari amici ed amiche,

leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "Renzi alla minoranza: "Chi di scissioni ferisce..."".
La riforma del Senato scuote il Partito Democratico.
Ora, che questa riforma non sia buona è cosa nota.
Avrebbe avuto più senso abolire il Senato e trasformare in Camera delle Regioni la Conferenza-Stato Regioni.
Invece, si è deciso di mantenere il Senato, trasformandolo in una camera non più elettiva.
Questo è stato deciso dal premier (non eletto) Matteo Renzi e (secondo lui) gli altri dovrebbero accettare i suoi diktat.
In pratica, per Renzi, gli altri debbono accettare la riforma proposta da lui senza se e senza ma.
Ora, nel Partito Democratico ci sono tanti dissenzienti ma poca gente con coraggio.
Quelli della minoranza del Partito Democratico (che non la pensano come Renzi) urlano e strepitano.
Però, in pochi dissentono quando c'è da dissentire.
Infatti, se cade il governo si rischia di andare a votare e se si va a votare tanti di quei parlamentari di oggi rischiano di non essere più rieletti.
Così, per un piatto di lenticchie questa gente farà sì che una riforma pasticciata come questa passi.
Siamo alla mercé di un personaggio che sta distruggendo la democrazia.
Cordiali saluti.