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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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martedì 22 settembre 2015

Si può bestemmiare...ma non si può dire nulla sul Presidente della Repubblica?

Cari amici ed amiche,

leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "Vilipendio a Napolitano: Bossi condannato a 18 mesi".
Il presidente ed ex-segretario della Lega Nord Umberto Bossi è stato condannato a diciotto mesi di carcere per vilipendio all'allora Presidente della Repubblica.
La condanna si riferisce ai fatti accaduti il 29 dicembre 2011, quando Bossi, alla festa ’Bèrghem frecc’ di Albino attaccò dal palco l'allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e l'allora Presidente del Consiglio Mario Monti. 
Il Senatùr pronunciò un comizio dai toni accesi contro l'allora presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e l'allora premier Mario Monti. Immagini, con la mano del Senatùr che faceva il gesto delle corna, e parole che suscitarono polemica tanto da portare molti cittadini a denunciare l'accaduto in diverse Procure. Il caso finì poi nella Procura bergamasca per competenza territoriale, fino al rinvio a giudizio chiesto il 18 giugno scorso dal pubblico ministero Gianluigi Dettori. Per l'avvocato della difesa, Matteo Brigandì, i fatti avvennero in un clima "politicamente pesante, di astio" e all'interno di una "situazione di natura politica coerente con l'attività svolta" da Bossi e ha chiesto quindi che il Tribunale "valutasse l'insindacabilità dei fatti".
Ora, per quanto possano esseri stati pesanti ed inopportuni (viste le conseguenze) le parole ed i gesti dell'ex-segretario leghista, anch'io mi ricordo del brutto clima di astio politico che c'era in quel periodo.
Inoltre, io dico che qui si assista ad un paradosso.
Posto il fatto che le istituzioni vadano rispettate, sembra che qui sia reato dire qualcosa contro il Presidente della Repubblica mentre (per esempio) si può bestemmiare.
A me sembra che siamo di fronte ad un paradosso.
Cordiali saluti. 


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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screenshot del Corriere della Sera.