leggete l'articolo di "Italia chiama Italia" che è stato scritto da Luca Dassi e che è intitolato "Forza Italia perde i pezzi, Berlusconi ai suoi: niente panico".
Mentre l'onorevole Nunzia De Girolamo ha lasciato il Nuovo Centrodestra per andare in Forza Italia, altri parlamentari sarebbero pronti a fare il percorso inverso, passando all'Alleanza Liberalpopolare-Autonomie di Denis Verdini, il quale è pronto ad appoggiare il Governo del premier (non eletto) Matteo Renzi.
Ora, io sarei pronto a scommettere che se al governo ci fossero stati il presidente Berlusconi ed il centrodestra e se alcuni parlamentari del centrosinistra fossero passati al centrodestra ci sarebbero state proteste ed accuse di compravendita di voti.
Invece, oggi le cose passano tutte in cavalleria.
Questo è inaccettabile, anche perché Verdini ed i suoi sono pronti a votare una pessima riforma del Senato, una riforma che di fatto ridurrà gli spazi di democrazia e che non sta in piedi.
Sarebbe stato più sensato abolire il Senato e rimpiazzarlo con la Conferenza Stato-Regioni.
Renzi fa questo per legittimare una legge elettorale brutta che di fatto farebbe vincere un partito che prenderebbe anche il 20%.
A questo punto, dalla Costituzione tolgano la definizione dell'Italia come "Repubblica democratica fondata sul lavoro".
Il lavoro non c'è e la democrazia è andata a farsi benedire.
Cordiali saluti.
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