Papa Francesco, farebbe meglio a moderare qualche tono e a guardare bene la situazione

Cari amici ed amiche,

il video qui sopra che ho preso da Youtube mostra Papa Francesco che dice di non avere invitato il Sindaco di Roma Ignazio Marino.
Ora, io ho una pessima opinione di Marino e l'ho anche scritto sul blog "Ribellione Nazionale".
A mio modesto parere, però, durante il ritorno dagli Stati Uniti d'America, il Papa avrebbe potuto usare un'espressione più diplomatica, anziché dire: "Io non ho invitato il Sindaco Marino, chiaro? Ho chiesto agli organizzatori e neanche loro lo hanno invitato. E' venuto. Lui si professa cattolico: è venuto spontaneamente".
Il fatto di essere Papa comporta anche delle responsabilità.
A me è stato insegnato che ogni cristiano è responsabile del suo prossimo e che ogni azione compiuta ha ripercussioni sul suo prossimo.
Se fossi stato in Papa Francesco, io avrei detto: "Il Sindaco di Roma è venuto come semplice credente".
In questo modo, si sarebbe capito che Marino non era stato invitato ma nel contempo non si sarebbe dato adito a nessuna polemica.
Sia chiaro, non sto difendendo Marino.
Anzi, reputo pessimo l'operato di Marino.
La cosa grave (veramente grave) è il fatto che Marino non sia presente a Roma, sopratutto nei momenti critici.
Per esempio, a Roma c'è un allagamento e Marino non c'è.
C'è stato il funerale del malavitoso Vittorio Casamonica e Marino era a fare immersioni nel Mare dei Caraibi.
Ci sono delle cose che non vanno.
Mentre Roma è nel degrado e lui gira per il mondo.
Marino si dovrebbe dimettere, invece di dire di parlare di "polemiche fatte ad arte".

Però, come ha detto oggi Giampaolo Pansa nella trasmissione televisiva di "La 7" "L'aria che tira", il Papa avrebbe dovuto trattarlo in un altro modo.

Inoltre, nella medesima trasmissione, l'onorevole Daniela Santanché (deputata di Forza Italia) ha detto che Papa Francesco non dovrebbe solo parlare di accoglienza degli immigrati ma dovrebbe anche pensare ai 4.500.000 di italiani disoccupati, di cui ha detto poco e niente.

Tutto questo espone il Papa a critiche, anche dal mondo cattolico.

Ricordo che su 334 parrocchie di Roma, solo settanta hanno accolto detto sì al Papa riguardo l'accoglienza degli immigrati clandestini.

Anche questo deve farci riflettere.
Sia chiaro, io non voglio attaccare il Santo Padre.
Però, voglio solo ricordare che essere Papa è anche una responsabilità e la responsabilità richiede toni appropriati.

Cordiali saluti.