Cari amici ed amiche,
leggete il mio articolo scritto su "Italia chiama Italia" che è intitolato "Volkswagen, il crollo di un mito".
Con il caso delle auto truccate della Volkswagen è caduto il mito della "Germania pura, immacolata e moralizzatrice".
La prossima volta che parleranno di noi, i tedeschi dovranno contare almeno fino a cento.
Forse, dopo tutto questa baraonda, prima di insultare noi (definendoci "pizza, mafia, spaghetti e mandolino") certi politici e certi giornali tedeschi dovranno contare non fino a 10 ma fino a 100.
Personalmente, mi ricordo di certe immagini di certi giornali tedeschi che (con il loro sarcasmo teutonico) mettevano foto con degli spaghetti ed una pistola, ad indicare l'Italia e la mafia.
Mi ricordo di certi giornali tedeschi che all'indomani del naufragio della "Costa Concordia" ci paragonarono al capitano di quella nave Francesco Schettino. Mi ricordo anche dei sorrisini sarcastici della cancelliera tedesca Angela Merkel quando si nominava Berlusconi.
Una cosa buona, però, i tedeschi ce l'hanno: quello di essere uniti.
In questo senso, noi dovremmo imitare i tedeschi.
Infatti, mi ricordo dell'episodio in cui la cancelliera Merkel si scambiava i sorrisini sarcastici con l'allora presidente francese Nicolas Sarkozy, quando (durante una conferenza) venne nominato il presidente Berlusconi.
Mi ricordo anche degli esponenti della sinistra che, anziché difendere l'Italia (che dal presidente Berlusconi era rappresentata) in quel frangente, si misero quasi ad applaudire ad Angela Merkel.
Se una cosa del genere fosse accaduta ad Angela Merkel, tutti i tedeschi (di qualsiasi schieramento politico) si sarebbero uniti a difenderla, non tanto a livello personale o politico ma come figura che in quel momento rappresentava la Germania.
La Germania ci ride in faccia (pur non avendone il titolo) ma noi non abbiamo dignità.
Spero che ora tanti di noi italiani capiscano che è tempo di non accettare più certe lezioni da chi non può darle.
Cordiali saluti.
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