leggete l'articolo de "Il Timone" che è intitolato "Germania: mentre i vescovi picconano il magistero, un cattolico su due è tentato di uscire dalla Chiesa".
Come riporta l'articolo, Mathias von Gersdorff ha scritto sul suo blog:
"Non passa giorno in cui il portale di informazione della Conferenza episcopale tedesca,Katholisch.de, non offra un contributo in cui viene messo in discussione qualche punto della dottrina cattolica. Oggi, 17 settembre 2015, è apparso per esempio un commento sul tema di moda dell’omosessualità scritto da Simon Linder, studente di teologia a Tubinga. Quello di Linder è l’ennesimo intervento sull’argomento, con una tesi peraltro non particolarmente originale: la Chiesa cattolica deve cambiare la sua posizione sull’omosessualità.
Da quando è stato convocato il Sinodo sulla famiglia questo articoli appaiono con una frequenza sempre maggiore. Il messaggio che vuole comunicare Katholisch.de (e almeno una parte della Conferenza episcopale tedesca) sembra essere il seguente: il magistero non è l’insieme dei pronunciamenti vincolanti della Chiesa, ma una materia sulla quale si può dibattere all’infinito. Il magistero viene in sostanza degradato a un insieme di spunti di riflessione»".
Per cercare di piacere al mondo, la Chiesa tedesca ha abbracciato le teorie del mondo.
Peccato, però, che una Chiesa così non solo rischia di essere presa in giro dal mondo ma allontana i suoi fedeli.
Questa è la dimostrazione del fallimento del cattolicesimo progressista.
Il cattolicesimo progressista non è cattolico (perché ha paura di dire certe cose per "non offendere gli altri") né portatore di progresso.
E' solo un pastrocchio.
Cordiali saluti.
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