leggete l'articolo che ho preso dalla pagina di Facebook "No al satanismo":
CHARLIE CHALLENGE, IL GIOCO DEL DEMONIO
In questo articolo,tratto dal sito In Terris ,don Aldo Buonaiuto spiega la vera origine di questo 'gioco', c'è una regia occulta dietro il Charlie Challenge: la “bolla” è esplosa a fine aprile quando una stazione televisiva di notizie locali della provincia domenicana di Hato Mayor ha trasmesso un rapporto "allarmista e divertente" su un “gioco satanico” in voga tra gli studenti adolescenti delle scuole...appunto l' evocazione del demone Charlie.
Nel web è dilagato tra i minori quello che viene presentato come un nuovo “gioco” – tutt’altro che innocuo – chiamato “Charlie Charlie Challenge” che sta allarmando non solo i ministri della Chiesa, in primis gli esorcisti, ma anche educatori, insegnanti e medici laici. L’ultima trovata in fatto di “intrattenimento giovanile” – ci sarebbe da chiedersi quali menti occulte si nascondano dietro a tali invenzioni – consiste nell’invocare un demone.
Non in senso metaforico, come verrebbe da sperare, ma una vera e propria invocazione di uno “spirito malefico” di nome Charlie.
Lo scopo proposto sarebbe quello di evocare l’entità per porgli delle domande su accadimenti presenti e futuri alle quali la creatura dovrà rispondere con un sì o con un no facendo muovere una matita posta su una griglia.
E’ facile riconoscere in Charlie Charlie Challenge l’intenzione occulta di voler avvicinare i ragazzi a questo mondo tenebroso.
Si tratta di una vera e propria seduta spiritica semplificata per bambini e adolescenti. In questo appuntamento medianico “versione 2.0”, il medium è sostituito dai partecipanti – spesso giovanissimi – e la griglia “si/no” è solo una variante della cosiddetta tavoletta Ouija usata per far “parlare gli spiriti”.
La tavola è costituita da una superficie piatta, generalmente in legno lucido, sulla quale sono disegnate tutte le lettere dell’alfabeto, i numeri dallo 0 al 9, un “sì” e un “no” e da un indicatore mobile. Gli utilizzatori pongono delle domande a imprecisate entità che farebbero muovere l’indicatore componendo la risposta utilizzando le lettere e le cifre disegnate sul supporto.
Le radici del Charlie Charlie Challenge sarebbero sconosciute, ma sul piano spirituale è indubbio che il suo ideatore sia il demonio.
In rete girano solo notizie incomplete che farebbero risalire la pratica a quella sud-americana delle 6 matite, poiché la dinamica dell’evocazione sarebbe similare.
Ma queste sono solo informazioni fasulle create ad hoc per nascondere una realtà ben più pericolosa: dietro a questa nuova deleteria “moda giovanile” spacciata per “passatempo”, si nascondono mani occulte che per ovvi motivi preferiscono rimanere nell’ombra, tra l’altro riuscendoci.
Costoro hanno come scopo quello di iniziare i giovani all’occultismo e al satanismo. La “bolla” è esplosa a fine aprile quando una stazione televisiva di notizie locali della provincia domenicana di Hato Mayor ha trasmesso un rapporto molto allarmista (e involontariamente divertente) su un “gioco satanico” in voga tra gli studenti adolescenti delle scuole.
Da lì, gli utenti dei social media della Repubblica Dominicana hanno iniziato a condividerlo su Twitter, Instagram e Google. Risultato: entro la metà di maggio, la frase “Charlie Charlie” era una delle parole più twittate della Repubblica Domenicana, espandendosi poi facilmente nel web delle altre Nazioni di lingua spagnola. Nel frattempo, durante un fine settimana, una ragazza di 17 anni dello Stato nordamericano della Georgia ha creato su Twitter l’hashtag #CharlieCharlieChallenge, il gruppo che, a quanto pare, tutti i ragazzi stavano aspettando considerando che, da maggio, è stato rilanciato sul social network più di 1 milione e 600 mila volte. È paradossale notare come il “fenomeno Charlie” si sia sviluppato dal tentativo – fallito – di frenare tale “moda” tra i giovani sudamericani.
Non sono quantificabili, infatti, i danni alla psiche e ancor più allo spirito provocati da certi “esperimenti” camuffati da giochi.
Solo pochi giorni fa, i quotidiani colombiani hanno riferito di quattro ragazze adolescenti che sono state ricoverate per gravi crisi isteriche dopo aver giocato a “Charlie”. La diagnosi è stata di “isteria di massa con sintomi psicotici”, come riferito da Juliana Cortazar, la direttrice dell’ospedale. Una volta calmate, le giovani sono state restituite alle famiglie e c’è da sperare che questa brutta esperienza sia di monito anche ad altri. Negli ultimi anni, denunciano gli psichiatri, sono decine gli adolescenti che sono ricorsi alle cure ospedaliere a seguito di “contatti” con demoni o entità ultraterrene durante una seduta spiritica.
I pericoli dell’invocazione demoniaca “domestica” non sono passati inosservati tra i membri della Chiesa. Tutte le infinite tipologie di pratiche divinatorie, infatti – dalla lettura della mano alla negromanzia, dagli oroscopi allo spiritismo – sono da sempre fortemente scoraggiati dalla comunità ecclesiale che non ha mai smesso di evidenziarne la pericolosità. Già nel III secolo d.C., gli apologeti cristiani solevano avvisare i maghi e gli idolatri: “voi chiedete agli spiriti, ma risponde il demonio”. Non esiste un modo per giocare innocentemente coi demoni senza aprire finestre difficili da richiudere nel mondo delle tenebre. Sono altre le esperienze spirituali da consigliare: la preghiera, i Sacramenti, la Messa, il Rosario…
Una battaglia, quella contro il diffondersi delle pratiche occulte, che vede in prima linea gli stessi esorcisti. Padre Amorth ha più volte messo in guardia sulla pericolosità delle pratiche divinatorie, “una moda – a suo dire – in forte espansione”. Infatti, sono molti quelli che, mossi dalla semplice curiosità o dalla volontà di conoscere eventi passati o futuri, cercano di evocare le anime dei defunti o “entità ultraterrene” – a volte presentate dai fantomatici medium come angeli custodi o creature benevoli – durante delle sedute spiritiche.
Secondo padre Amorth, questo fenomeno è direttamente proporzionale alla crisi di fede e i rischi che si corrono sono di duplice natura. Oltre ai traumi psicologici, si subiscono dei gravi danni spirituali dovuti all’intervento del demonio: dai “disturbi malefici” alla vera e propria “possessione diabolica”. Quindi, attenzione a non banalizzare: un gioco? Sì, ma del maligno.
In questo articolo,tratto dal sito In Terris ,don Aldo Buonaiuto spiega la vera origine di questo 'gioco', c'è una regia occulta dietro il Charlie Challenge: la “bolla” è esplosa a fine aprile quando una stazione televisiva di notizie locali della provincia domenicana di Hato Mayor ha trasmesso un rapporto "allarmista e divertente" su un “gioco satanico” in voga tra gli studenti adolescenti delle scuole...appunto l' evocazione del demone Charlie.
Nel web è dilagato tra i minori quello che viene presentato come un nuovo “gioco” – tutt’altro che innocuo – chiamato “Charlie Charlie Challenge” che sta allarmando non solo i ministri della Chiesa, in primis gli esorcisti, ma anche educatori, insegnanti e medici laici. L’ultima trovata in fatto di “intrattenimento giovanile” – ci sarebbe da chiedersi quali menti occulte si nascondano dietro a tali invenzioni – consiste nell’invocare un demone.
Non in senso metaforico, come verrebbe da sperare, ma una vera e propria invocazione di uno “spirito malefico” di nome Charlie.
Lo scopo proposto sarebbe quello di evocare l’entità per porgli delle domande su accadimenti presenti e futuri alle quali la creatura dovrà rispondere con un sì o con un no facendo muovere una matita posta su una griglia.
E’ facile riconoscere in Charlie Charlie Challenge l’intenzione occulta di voler avvicinare i ragazzi a questo mondo tenebroso.
Si tratta di una vera e propria seduta spiritica semplificata per bambini e adolescenti. In questo appuntamento medianico “versione 2.0”, il medium è sostituito dai partecipanti – spesso giovanissimi – e la griglia “si/no” è solo una variante della cosiddetta tavoletta Ouija usata per far “parlare gli spiriti”.
La tavola è costituita da una superficie piatta, generalmente in legno lucido, sulla quale sono disegnate tutte le lettere dell’alfabeto, i numeri dallo 0 al 9, un “sì” e un “no” e da un indicatore mobile. Gli utilizzatori pongono delle domande a imprecisate entità che farebbero muovere l’indicatore componendo la risposta utilizzando le lettere e le cifre disegnate sul supporto.
Le radici del Charlie Charlie Challenge sarebbero sconosciute, ma sul piano spirituale è indubbio che il suo ideatore sia il demonio.
In rete girano solo notizie incomplete che farebbero risalire la pratica a quella sud-americana delle 6 matite, poiché la dinamica dell’evocazione sarebbe similare.
Ma queste sono solo informazioni fasulle create ad hoc per nascondere una realtà ben più pericolosa: dietro a questa nuova deleteria “moda giovanile” spacciata per “passatempo”, si nascondono mani occulte che per ovvi motivi preferiscono rimanere nell’ombra, tra l’altro riuscendoci.
Costoro hanno come scopo quello di iniziare i giovani all’occultismo e al satanismo. La “bolla” è esplosa a fine aprile quando una stazione televisiva di notizie locali della provincia domenicana di Hato Mayor ha trasmesso un rapporto molto allarmista (e involontariamente divertente) su un “gioco satanico” in voga tra gli studenti adolescenti delle scuole.
Da lì, gli utenti dei social media della Repubblica Dominicana hanno iniziato a condividerlo su Twitter, Instagram e Google. Risultato: entro la metà di maggio, la frase “Charlie Charlie” era una delle parole più twittate della Repubblica Domenicana, espandendosi poi facilmente nel web delle altre Nazioni di lingua spagnola. Nel frattempo, durante un fine settimana, una ragazza di 17 anni dello Stato nordamericano della Georgia ha creato su Twitter l’hashtag #CharlieCharlieChallenge, il gruppo che, a quanto pare, tutti i ragazzi stavano aspettando considerando che, da maggio, è stato rilanciato sul social network più di 1 milione e 600 mila volte. È paradossale notare come il “fenomeno Charlie” si sia sviluppato dal tentativo – fallito – di frenare tale “moda” tra i giovani sudamericani.
Non sono quantificabili, infatti, i danni alla psiche e ancor più allo spirito provocati da certi “esperimenti” camuffati da giochi.
Solo pochi giorni fa, i quotidiani colombiani hanno riferito di quattro ragazze adolescenti che sono state ricoverate per gravi crisi isteriche dopo aver giocato a “Charlie”. La diagnosi è stata di “isteria di massa con sintomi psicotici”, come riferito da Juliana Cortazar, la direttrice dell’ospedale. Una volta calmate, le giovani sono state restituite alle famiglie e c’è da sperare che questa brutta esperienza sia di monito anche ad altri. Negli ultimi anni, denunciano gli psichiatri, sono decine gli adolescenti che sono ricorsi alle cure ospedaliere a seguito di “contatti” con demoni o entità ultraterrene durante una seduta spiritica.
I pericoli dell’invocazione demoniaca “domestica” non sono passati inosservati tra i membri della Chiesa. Tutte le infinite tipologie di pratiche divinatorie, infatti – dalla lettura della mano alla negromanzia, dagli oroscopi allo spiritismo – sono da sempre fortemente scoraggiati dalla comunità ecclesiale che non ha mai smesso di evidenziarne la pericolosità. Già nel III secolo d.C., gli apologeti cristiani solevano avvisare i maghi e gli idolatri: “voi chiedete agli spiriti, ma risponde il demonio”. Non esiste un modo per giocare innocentemente coi demoni senza aprire finestre difficili da richiudere nel mondo delle tenebre. Sono altre le esperienze spirituali da consigliare: la preghiera, i Sacramenti, la Messa, il Rosario…
Una battaglia, quella contro il diffondersi delle pratiche occulte, che vede in prima linea gli stessi esorcisti. Padre Amorth ha più volte messo in guardia sulla pericolosità delle pratiche divinatorie, “una moda – a suo dire – in forte espansione”. Infatti, sono molti quelli che, mossi dalla semplice curiosità o dalla volontà di conoscere eventi passati o futuri, cercano di evocare le anime dei defunti o “entità ultraterrene” – a volte presentate dai fantomatici medium come angeli custodi o creature benevoli – durante delle sedute spiritiche.
Secondo padre Amorth, questo fenomeno è direttamente proporzionale alla crisi di fede e i rischi che si corrono sono di duplice natura. Oltre ai traumi psicologici, si subiscono dei gravi danni spirituali dovuti all’intervento del demonio: dai “disturbi malefici” alla vera e propria “possessione diabolica”. Quindi, attenzione a non banalizzare: un gioco? Sì, ma del maligno.
Lo spiritismo espone al rischio di venire in contatto con spiriti che in realtà sono demoni.
In fondo il gioco "Charlie Challenge" (lo si definisce "gioco" ma è roba seria) ricorda la tavola Ouija, uno strumento che viene usato nello spiritismo per mettersi in contatto con gli spiriti.
In una società così secolarizzata il rischio di incappare in situazioni pericolose è alto.
In queste condizioni il demonio diventa pericoloso.
Con giochi simili, egli non agisce solo con la tentazione, nel modo che gli esorcisti definiscono "ordinario", ma anche con la possessione, l'ossessione e la vessazione, in quel modo che gli esorcisti definiscono "straordinario".
Chi dice che il "Charlie Challenge" sia solo un gioco stupido ma innocuo non tiene conto del fatto che le leggi del soprannaturale siano altra cosa rispetto a quello che accade nella vita di tutti i giorni.
Quindi, per chi definisce "Charlie Challenge" un gioco stupido ma innocuo, tutti i malori che hanno avuto coloro che hanno giocato a quel gioco sarebbero stati dovuti a stress, a cattiva salute o suggestione.
In realtà. dietro potrebbe esserci ben altro, proprio perché il soprannaturale è qualcosa che esiste ma di cui l'uomo spesso e volentieri ignora tante cose.
Il fatto che il soprannaturale esista lo dimostrano fatti importanti, dagli episodi di Lourdes a quelli di Giampilieri.
Ovviamente, i casi come quelli di Lourdes e Giampilieri sono positivi, dovuti a Dio, a Gesù Cristo, alla Vergine Maria e ai Santi.
Ovviamente, i casi come quelli di Lourdes e Giampilieri sono positivi, dovuti a Dio, a Gesù Cristo, alla Vergine Maria e ai Santi.
La scienza non ha dato spiegazioni di ciò.
Anche per questo bisogna stare attenti.
Cordiali saluti.
Lo devo fare pure io; magari mi rispondesse...almeno avrei la prova dell'esistenza di dio! Sono ateo come è vero che esiste il sole.
RispondiEliminaCioè se ho la prova che esiste il demonio allora avrei anche la prova di dio, no?! Magari! Mi metterò al lavoro quanto prima e poi ti farò sapere. Anzi, spenderò una parolina pure per te ;-)
RispondiEliminaCon queste cose non si scherza!
RispondiEliminainfatti io non lo farò mai
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