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giovedì 25 giugno 2015

Unione Mincio-Po, il no supera le 700 firme

Cari amici ed amiche,

qui sopra, nella foto, ho un pezzo del quotidiano "La Voce di Mantova" che è intitolato "Unione: il no è a quota 700".
Il Comitato "Roncoferraro: la parola ai cittadini" ha totalizzato poco più di 700 firme contro il progetto dell'Unione Mincio-Po, progetto caldeggiato dall'amministrazione comunale di Roncoferraro e che prevede l'aggregazione di questo Comune all'unione con Sustinente, Serravalle a Po ed Ostiglia.
Nell'articolo (a firma di Matteo Vincenzi) vi sono alcune considerazioni sull'Unione Mincio-Po.
E' molto interessante l'ultima parte, quella che recita:

"Detto ciò, continuiamo a credere cosa c'entra Ostiglia con noi" , insiste Maestrelli*, "anche se non pochi ipotizzano che il vero motivo abbia a che vedere con il secolare antagonismo tra la frazione di Governolo, dove risiede il nostro sindaco e posta sulla direttrice per Ostiglia, ed il capoluogo.
Noi tuttavia non vogliamo credere a questa tesi perché sarebbe di una gravità inaudita".

Ora, che ci sia un antagonismo tra Governolo e Roncoferraro è cosa nota.
Questo antagonismo parte dal XVIII secolo, quando il Mantovano passò agli Austriaci.
Il territorio intorno a Mantova (che comprendeva anche Roncoferraro) venne ripartito in modo che fossero creati nuovi Comuni.
Questi nuovi Comuni furono Curtatone, Virgilio (oggi Borgo Virgilio), Porto Mantovano, San Giorgio di Mantova e Roncoferraro.
Governolo aveva un Comune a sé ma con la ripartizione asburgica il Comune venne soppresso ed accorpato a Roncoferraro.
Da lì, tra il capoluogo (Roncoferraro) e Governolo ci fu un antagonismo continuo.
Ora, mi viene da dire che se oggi Governolo non ha più il Comune non fu mica per colpa di Roncoferraro ma degli Asburgo.
Inoltre, non sarebbe ora di superare questa cosa?
Il passato non si può cambiare ma il futuro sì.
Governolo è un grande paese. Ha una storia importante e merita rispetto.
Tuttavia, questo antagonismo non va bene.
Anch'io spero che la decisione di fare entrare Roncoferraro nell'Unione Mincio-Po non sia stata dettata da questi "motivi di campanile" e che non sia un atto fatto contro Roncoferraro e la roncoferraresità.
Infatti, di motivazioni di questa scelta non ne sono state date.
La gente non ha ancora capito il motivo della scelta dell'amministrazione comunale di Roncoferraro di fare entrare quel Comune in unione con i Comuni di Sustinente, Serravalle a Po ed Ostiglia.
Questi tre Comuni c'entrano come il cavolo a merenda con Roncoferraro.
I tre Comuni in questione sono Comuni di acqua e di fiume mentre Roncoferraro è agricolo ed è assai più simile a Comuni come Castel d'Ario e Villimpenta.
Inoltre, come ho scritto tante volte, la spesa media pro-capite a Roncoferraro è inferiore rispetto agli altri tre Comuni dell'Unione Mincio-Po.
Anche l'IMU, la TARI e la TASI a Roncoferraro sono inferiori.
Ergo, nell'Unione Mincio-Po Roncoferraro pagherebbe di più perché i bilanci verrebbero unificati.
Ricordo anche un'altra cosa: nel Comune di Roncoferraro, Governolo ha avuto tanti benefici per la sua storicità e perché è l'unico attracco sul fiume Mincio di Roncoferraro.
Governolo diventerebbe ancora più importante se Roncoferraro si unisse con Castel d'Ario e Villimpenta.
Se Il Comune di Roncoferraro finisse nell'Unione Mincio-Po, Governolo non avrebbe più nessun beneficio perché Sustinente, Serravalle a Po e soprattutto  Ostiglia  hanno più attività.
Dunque, fatevi due conti.
Cordiali saluti.

*Raffaele Maestrelli, membro del Comitato "Roncoferraro: la parola ai cittadini"


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Ringrazio un caro amico di questa foto.