Cari amici ed amiche,
come riporta l'articolo del quotidiano "Tempi.it", l'Austria ha detto no ai matrimoni gay.
In Austria, il 18 giugno, l’Assemblea nazionale, che è l’organo legislativo della Repubblica austriaca, ha votato contro una proposta legislativa che intendeva concedere alle coppie gay e lesbiche "il diritto umano di matrimonio egualitario". Ergo, si voleva fare una legge che legalizzasse i matrimoni tra persone dello stesso sesso. Su 136 votanti, solo 26 hanno votato a favore, il resto dei rappresentanti, cioè 110, ha votato contro.
Perché nessuno ha parlato di questo, il quale è stato fatto passare in secondo piano?
Questo dimostra che vi è un lobbismo gay che punta a volere imporre un pensiero unico.
Però, questo lobbismo può essere sconfitto e l'Austria è un esempio di ciò.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
Fai fare un referendum in Austria, fai esprimere gli austriaci (ossia il popolo) e poi vedi come va a finire. Inoltre è stato detto no ai matrimoni gay e non certo alle unioni gay. Anche l'Austria, come tutti paesi europei, è OBBLIGATA (non dall'Ue ma dalla Corte edu) a prevedere uno statuto minimo. Insomma, la strada è tracciata e tu non puoi farci niente, fattene una ragione.
RispondiEliminaCmq il punto chiave è che ogniqualvolta si esprime il popolo la conclusione è sempre la stessa. Dunque, porta rispetto alla maggioranza!
Poche balle! Tra unioni civile gay e matrimoni gay non v'è differenza nei fatti.
RispondiEliminaCambia solo la denominazione.
L'unione civile è di fatto un matrimonio surrogato.
Da chi sarebbe obbligata l'Austria?
Senza volerlo, tu hai ammesso che c'è la lobby gay.
Mi hai appena dato ragione, senza volerlo.
Come disse David Mixner (il gay più potente d'America ed amico dei Clinton) i matrimoni gay vengono imposti attraverso azioni di tribunale.
Quella che muove tutto è la lobby gay.
1-La differenza c'è ed è enorme: le unioni gay possono escludere alcuni diritti come quello ai figli.
RispondiElimina1-L'Austria è obbligata dalla corte europea dei diritti dell'uomo (che obbliga su altre centinaia di questioni)...da chi altro dovrebbe essere obbligata?! ahaha dalle lobbies? Avessi almeno la briga di leggertele quelle sentenze! Che poi sia chiaro: le critichi (sentenza diaz o pro statuto minimo per coppie gay) o le condividi (sentenza contrada) senza mai averle lette e dunque a convenienza: ciò la dice lunga sull'autorevolezza di questo blog.
Per criticare occorre conoscere, somaro! E mi sembra che ciò sia l'abc di ogni manifestazione di pensiero e non lo dico certo io! È la logica che lo impone, quella che per te è una grande sconosciuta!
Ps in ogni caso, rassegnati: i popoli sono d'accordo e giuridicamente c'è un obbligo, quindi la strada è tracciata. Tie'.
E quanto alle lobbies: il mondo e la società è piena di lobbies, e dunque così come c'è una lobby cattolica, così c'è una lobby gay. Non capisco perché la prima ha diritto di esistenza e la seconda no.
RispondiEliminaPovero Dario! Non sai che l'unione civile altro non è che un matrimonio surrogato.
RispondiEliminaAnzi, essa porterà al matrimonio vero e alla possibilità delle coppie gay di adottare.
E' una sorta di "marcia lenta".
Piantala!
Tu ti ritieni per il libero pensiero ma quello che fa la lobby gay va contro il libero pensiero.