Cari amici ed amiche,
sulla rivista "Panorama" vi è un articolo scritto da Ferdinando Camon che è intitolato "Quello del Papa non è banale ecologismo".
I governi cercano di uscire dalla crisi costruendo un nuovo contribuente, lavoratore, pensionato; il Papa punta invece a ricostruire gli individui esaltando i diritti da non negare a nessuno, come il cibo e l'acqua.
Quella occidentale non è una crisi della finanza ma della civiltà dimostrata dal disprezzo della Natura.
Ora, il vero problema non è la difesa dell'ambiente in sé ma la risposta che si deve dare alle criticità che ci sono.
Per esempio, riguardo l'acqua, ci sono Paesi che sono all'avanguardia.
Cito come esempio i Paesi Bassi, che depurano le acque reflue e le rimettono in circolo per irrigare i campi.
In questo caso, la depurazione deve essere molto efficiente ed efficace, per evitare contaminazioni con batteri pericolosi.
Un altro Paese molto efficiente è Israele.
Qui sono stati inventati sistemi di irrigazione efficientissimi, come il sistema "goccia a goccia".
Addirittura, nel suo padiglione all'EXPO che si tenendo a Milano vi è sul muro una "risaia" in verticale.
Il riso viene coltivato senza usare il terreno allagato, come si usa qui.
Per esempio, la tecnologia dell'irrigazione "goccia a goccia" potrebbe essere usata anche per zone come l'Italia del Sud mentre in zone come quelle della nostra Provincia di Mantova si potrebbe coltivare il riso senza allagare i campi.
Il campo verticale all'EXPO dimostra che è possibile usare una simile tecnologia.
Il vero problema non è la difesa dell'ambiente ma è il modo in cui si tratta l'argomento.
Per esempio, non si difende l'ambiente dicendo no all'ingegneria genetica tout court.
Basti pensare alla produzione di insulina con Escherichia Coli geneticamente modificata o all'uso di batteri OGM con cui produrre combustibili come petrolio.
Oppure, ricordo che il mais OGM non sviluppa le aflatossine, che sono cancerogene per il fegato.
Riguardo alle infrastrutture, non si difende l'ambiente dicendo no ad ogni nuova opera ma bisogna puntare al rendere efficiente la mobilità.
Per esempio, le autostrade vanno rese efficienti.
Qui in Italia, a causa della conformazione del territorio, si debbono fare molti ponti, molti viadotti e molti tunnels.
Oggi, si riesce anche a ridurre l'impatto ambientale, con piantumazioni e innovazioni tecnologiche.
Un'autostrada che ha un tracciato più rettilineo possibile è un'autostrada efficiente e quindi le auto che circolano in essa consumano meno combustibile e producono meno emissioni.
Inoltre, si deve puntare anche su ferrovie ad alta velocità ed opere grosse.
Per questo, ben vengano opere come la TAV ed il ponte sullo Stretto di Messina.
Con quest'ultimo, il mare nella zona sarebbe meno inquinato.
Le infrastrutture dismesse vanno riutilizzate, quando è possibile.
Un'infrastruttura che è ancora buona per essere riutilizzata va riutilizzata e non demolita.
Demolire costa e non sempre tende a migliorare l'ambiente.
Per esempio, la vecchia ferrovia Peschiera del Garda-Mantova è stata trasformata in pista ciclabile.
Lo stesso è accaduto alla ferrovia Ospedaletti-San Lorenzo, in Liguria.
Negli anni '90, sono state sostituite le gallerie dei Colli Berici dell'Autostrada A4 Torino-Trieste, all'altezza di Vicenza.
Le vecchie gallerie sono oggi sede della tangenziale di Vicenza, una via di comunicazione veloce che snellisce il traffico nella città.
Sull'Autostrada A14 Bologna-Taranto, la galleria "Del Cavallo" in direzione nord sarà dismessa ma sarà riutilizzata ed inserita come parte della bretella di collegamento di Senigallia.
Perché non si possono riutilizzare allo stesso modo alcuni tratti dismessi dell'Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, anziché demolire tutto?
Il Papa pone all'attenzione dei problemi.
Questi, però, non possono essere risolti dicendo no ad ogni cosa.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
La vera causa del disastro ambientale è la produzione alimentare, oltre alla deforestazione. Parte tutto da li.
RispondiEliminaÈ questo che va modificato in senso ecosostenibile ed a ciò che si riferiscono il papa, gli scienziati e il buon senso comune.
Come fai ad andare avanti se scarichiamo miliardi tonnellate di elementi chimici nelle acque e se deforestiamo per aumentare i pascoli? Gli allevamenti intensivi vanno eliminati, si devono mangiare solo animali allevati secondo i metodi tradizionali, ciò che comporta anche un ritorno alla alimentazione tradizionale che vede la carne e il pesce una eccezione, e i vegetali la regola.
Per non parlare infatti del mercato del pesce: la pesca selvaggia ha svuotato il mare e a rimetterci, oltre all'ambiente, sono anche i pescatori locali che sono depredati dalle multinazionali.
Il tuo cervello semplificatore ti porta solo a dire: facciamo più opere e diminuiscono le macchine. Certo, se fossero solo le macchine il problema.
SI impone un cambiamento radicale, così andiamo in un vicolo cieco: le risorse non sono illimitate ma il sistema si comporta come se lo fossero.
Noi produciamo rifiuti.
RispondiEliminaQuesto è inevitabile.
Noi dobbiamo fare in modo che i rifiuti gettati siano ridotti.
Come?
Quello che si può riciclare si ricicla, cominciando dalla carta, dalla plastica, dall'alluminio e dal vetro.
Le acque reflue vanno depurate bene e rimesse in circolo.
Con i fanghi della depurazione ed i liquami zootecnici si fa il biogas e ciò che ne resta diventa fertilizzante.
Sarebbe già un inizio.
Anche la carne è un alimento tradizionale.