Cari amici ed amiche,
leggete l'articolo scritto su "La Nuova Bussola Quotidiana" dal professor Massimo Introvigne e che è intitolato "I veri razzisti sono proprio loro: i primi fondatori della dottrina gender".
L'articolo parla di Margaret Sanger (1879-1966, nella foto) una figura legata ai teosofi.
Dell'articolo è interessante questa parte:
"Le biografie ufficiali della Sanger ci presentano un'eroina femminista che, mossa a compassione dalle donne che muoiono di parto dopo dieci e più figli oppure ricorrono a pericolosi aborti clandestini, dedica la sua vita alla propaganda degli anticoncezionali, accettando anche la prigione e l'esilio. La sua vera storia è un po' diversa.
Non si può capire Margaret Sanger prescindendo dai suoi interessi esoterici. La Sanger parte dalle idee della Società Teosofica. Nel 1936 è invitata a parlare alla sede mondiale di questa Società ad Adyar, in India. Il suo discorso è pubblicato, in due puntate, sull'organo della Società Teosofica, The Theosophist, e spiega esattamente la relazione fra le sue teorie del femminismo e del gender e la sia interpretazione delle dottrine teosofiche.
Benché sia oggi molto studiata, particolarmente per l'influenza cruciale che ha avuto sull'arte moderna tramite pittori del calibro di Kandinsky e Mondrian, la Società Teosofica dev'essere forse brevemente presentata ai non specialisti. È stata fondata nel 1875 a New York dal colonnello e avvocato americano Henry Steel Olcott e da una delle più importanti figure della storia dell'esoterismo, la nobildonna russa Helena Petrovna Blavatsky. La sua dottrina centrale è che – con l'aiuto dei Maestri, i quali non sono spiriti ma uomini particolarmente evoluti che vivono per centinaia di anni e risiedono in un centro misterioso fra l'India e il Tibet – l'umanità, che – nel suo stato attuale – è il risultato di un processo cosmico di decadenza descritto con chiari riferimenti gnostici, è chiamata a un processo di evoluzione. Questo si compie attraverso il progressivo emergere sulla Terra di sette razze-radici, ciascuna divisa in sette sotto-razze. Secondo la Blavatsky, si era al suo tempo alla vigilia dell'emergere della sesta sotto-razza della quinta razza-radice, spiritualmente superiore alle precedenti e che si sarebbe manifestata negli Stati Uniti.
Chiariamo subito un equivoco, diffuso nella letteratura non specialistica. La teoria delle razze-radici della Blavatsky è aperta a varie interpretazioni, ma la Società Teosofica ha condannato ogni interpretazione di tipo razzista, ritenendo che le diverse «razze» debbano semmai armoniosamente collaborare tra loro. Tuttavia le interpretazioni razziste ci sono state, per quanto la Società Teosofica le abbia denunciate come erronee. In Germania si è sviluppata agli inizi del Novecento una corrente detta «ariosofia» che interpreta la teoria teosofica delle razze sulla base di un primato razzista della razza ariana. Un avido lettore delle pubblicazioni «ariosofiche» in Austria era un ragazzino che si chiamava Adolf Hitler. La stessa Sanger, come si evince dalla lettura dei diari di personalità teosofiche dell'epoca, non fu particolarmente bene accolta ad Adyar, benché la sua conferenza sia stata pubblicata sulla rivista della Società Teosofica. Anche la sua interpretazione della «razza nuova» non corrispondeva infatti a quella della dirigenza teosofica ufficiale.
Resta il fatto che, sulla base di speculazioni esoteriche, la Sanger pensava che stesse per emergere una nuova razza superiore alle precedenti, e che stesse per manifestarsi negli Stati Uniti. Che cosa c'entra tutto questo con il gender? Lo spiega la stessa Sanger. Le sue idee di tipo gnostico l’avevano convinta che la differenza sessuale fra uomo e donna è qualcosa di cattivo, così come il modo in cui le donne mettono al mondo i figli. Sono conseguenze di un processo di degenerazione, e non esistevano nell’età dell’oro originaria, quella dell’androgino, cioè di una persona umana in cui coesistevano i caratteri maschili e femminili, e di forme di generazione diverse dal parto. Liberare la donna con gli anticoncezionali dal suo ruolo di madre è il primo passo per permettere alle donne – e di conseguenza anche agli uomini – di scegliere il proprio genere, chi e che cosa vogliono essere, iniziando il processo di ritorno verso l’androgino originario. Non è ancora la teoria del gender come la conosciamo oggi. Ma è già il suo nucleo fondamentale.".
In poche parole, le teorie di Margaret Sanger dicono che uomo e donna non debbono più esistere e sostengono che la differenza tra uomini e donne e la procreazione di figli altro non sono che una degenerazione dell'essere ritenuto "perfetto", l'androgino, un essere con caratteri femminili e maschili.
In questa visione, l'androgino viene visto come un sostituto di Dio, un uomo che si divinizza.
Ora, le teorie di Margaret Sanger trovarono terreno fertile in un'associazione che a noi divenne tristemente nota: il Ku Klux Klan.
Essa predicava la nascita di un'America "WASP" (White, Anglo-Saxon and Protestant, Bianca, Anglosassone e Protestante) ed aveva in odio le persone di colore, gli ebrei, gli italiani e gli esponenti del cattolicesimo in genere, che (nella sua mentalità) dovevano essere oppressi.
Dell'articolo è interessante anche questa parte:
"Margaret Sanger collaborò con il Ku Klux Klan, perfezionò le sue idee su razza e gender in dialogo con le donne del Klan e parlò spesso a pubblici entusiasti di attiviste dell’organizzazione razzista incappucciate e plaudenti. Alcune fotografie reperibili in Internet che rappresentano la Sanger che parla al Klan sono dei falsi confezionati con Photoshop. Le riunioni del Klan erano segrete e le fotografie rare. Ma per avere conferma dei legami fra la Sanger e il Klan, conferenze a donne incappucciate comprese, non occorre rivolgersi ai critici suoi e della teoria del gender. Lo racconta lei stessa nella sua autobiografia, minimizzando e giustificando, certo, ma ammettendo la relazione e parlando di «dozzine» di inviti da parte del Ku Klux Klan.
Qualcuno potrebbe obiettare citando atteggiamenti molto ostili agli omosessuali da parte del Ku Klux Klan. Altri replicherebbero citando i nomi di un certo numero di dirigenti del Klan e di organizzazioni collegate che erano omosessuali o bisessuali. Ma questo dibattito non porterebbe lontano. Il tema di questo articolo, infatti, è un altro. Ho voluto mostrare come la formulazione archetipica della teoria del gender, quella di Margaret Sanger, nasce da un’interpretazione – deviata e non condivisa dalla stragrande maggioranza dei teosofi – di idee sulle razze della Società Teosofica, e nasce in dialogo con il razzismo americano rappresentato dal Ku Klux Klan. L’idea centrale è che quella dove si può scegliere se essere donna o uomo è una nuova umanità, una «razza nuova» che potrà nascere solo tra le élite illuminate «bianche, anglosassoni e protestanti» e non fra i non bianchi, gli «europei del Sud» e i cattolici, «intellettualmente inferiori» e destinati a essere estirpati come le erbacce. Queste idee razziste sono sparite tra i sostenitori del gender? A guardare il senso di superiorità con cui attaccano manifestazioni come quella di Piazza San Giovanni come «medioevali» mi permetterei di non esserne tanto sicuro.".
Nel mio caso non si deve andare tanto lontano.
Basti pensare ai commenti pieni di livore contro la religione cattolica (se non addirittura pieni di bestemmie) che ricevo ogni giorno su questo blog.
Qualcuno di questi commenti è stato anche pubblicato, per fare vedere quanto becerume c'è.
Inoltre, gli insulti che ricevono le "Sentinelle in Piedi" che manifestano in ogni piazza o le offese ricevute dai manifestanti di Piazza San Giovanni a Roma da parte di coloro che sostengono i matrimoni gay dimostrano che coloro che vogliono i matrimoni puntano alla discriminazione di noi cattolici.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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