il quotidiano "Avvenire" riporta un articolo intitolato "Israele: incendiata chiesa dei pani moltiplicati".
Vi è stata un'azione anti-cristiana nel nord di Israele: ignoti hanno dato alle fiamme nella notte la chiesa di Tabgha, sulle rive del Mar di Galilea, nota per il miracolo di Gesù della moltiplicazione dei pani e dei pesci.
Ora, secondo alcuni, potrebbero essere stati degli ebrei ortodossi.
Infatti, è stata trovata una scritta in ebraico contro i "falsi dei".
Io, però, ritengo lecito avere dei sospetti.
Infatti, quella chiesa è lì dal 1980, sulle rovine di un'antica basilica bizantina, e quindi Israele ne aveva autorizzato la costruzione.
Non potrebbero essere stati dei palestinesi che potrebbero avere deciso di mettere odio tra ebrei e cristiani?
Guarda caso, oggi sono sempre più i cristiani che sostengono Israele.
Pensiamo a padre Gabriel Nadaf.
Sospettare è lecito.
Intanto, le autorità israeliane hanno condannato il gesto e hanno annunciato che indagheranno a fondo.
Il presidente Reuven Rivlin ha detto:
"Israele, come stato e società, ha il dovere di proteggere e preservare i luoghi santi di tutte le fedi".
Cordiali saluti.
Ahahah la colpa sta sempre dalla stessa parte anche quando non c'entrano. Gli ebrei sono ontologicamente buoni, gli arabi ontologicamente cattivi, dunque se pure c'è una rivendicazione ebrea non è possibile, sono stati per forza gli arabi. Insinui, sei divorato da un incontenibile odio antiarabo. Ma sono gli arabi a seminare odio....Sei razzista fin nel midollo. Prenditi a pugni da solo: sei inqualificabile, un miserabile.
RispondiEliminaHo solo avanzato un'ipotesi. Magari potrei essere smentito dai fatti.
RispondiEliminaCi sono delle indagini.
Il mio non è razzismo ma è una constatazione dei fatti: in Israele i cristiani sono tutelati e rispettati.
In molti Paesi arabi (tranne che in alcuni, come la Giordania) questo non avviene.