leggete l'articolo del sito "Tempi.it" che è intitolato "Londra. Professore ebreo: altro che "diritti Lgbt", questa è "persecuzione religiosa"".
Secondo il professor Geoffrey Alderman, noto docente britannico di religione ebraica (professore di storia per diverse università in Inghilterra e Stati Uniti, dalla University of London al Touro College di New York), ci sono casi di discriminazione verso i cristiani in Gran Bretagna che hanno "tutti i tratti distintivi della persecuzione religiosa". Lo ha scritto in un articolo per il Jewish Chronicle tre settimane fa, e adesso ha accettato di spiegarlo anche a "Tempi.it".
Ora, queste parole sono vere.
Ci sono stati casi di pasticceri sanzionati per non avere messo slogan pro unioni gay sulle torte.
C'è stato il caso di Lillian Ladele, la quale è stata licenziata dall'Islington Council per avere espresso le sue idee sul matrimonio.
Un'agenzia adottiva cattolica è stata costretta a chiudere i battenti perché si è rifiutata di privare i bambini del padre o della madre.
Queste sono solo alcune delle cose che accadono nel Regno Unito.
In Irlanda, Google ha deciso di invitare i suoi dipendenti a partecipare al Gay Pride di Dublino.
Questa notizia è riportata dalla pagina di Facebook "No alla Legge Scalfarotto", la quale ha messo anche la fotocopia della lettera.
Qui nessuno ha niente contro gli omosessuali ma contro il lobbismo omosessuale.
Ci sono omosessuali che vivono una vita dignitosa senza partecipare ai Gay Pride e senza mostrare ai quattro venti la loro sessualità e senza fare pressioni perché si arrivi a scardinare la famiglia.
Cordiali saluti. .
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