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venerdì 1 novembre 2013

Legge elettorale, due parole!

Cari amici ed amiche.

Ieri, c'è stato il "No Porcellum Day", un evento organizzato a Roma dal deputato del Partito Democratico Roberto Giachetti.
Giachetti sta facendo uno sciopero della fame per chiedere che il Parlamento cambi la legge elettorale.

Che la legge elettorale sia da cambiare è cosa nota.
Non sono d'accordo con Giachetti nel volere tornare alla legge elettorale precedente a questa, il "Mattarellum". la legge promossa da Sergio Mattarella che prevedeva che il nostro territorio fosse ripartito in 475 collegi uninominali alla Camera dei Deputati, 232 collegi uninominali per il Senato e 26 circoscrizioni plurinominali.
Dal 2006 ad oggi, vige il "Porcellum", una legge elettorale fatta dall'allora Ministro delle Riforme Roberto Calderoli, che in seguito disse: "Mi hanno fatto fare una porcata!".
Da qui deriva il nome "Porcellum".
Questa è legge è proporzionale e garantisce un premio di maggioranza alla forza politica che prende più voti.
Ora, i premi di maggioranza cambiano tra Camera dei Deputati e Senato.
Alla Camera, chi prende più voti prende il 55% dei seggi a livello nazionale.
In Senato, il premio di maggioranza è su base regionale.
Ergo, la forza politica che prende più voti in una Regione, prende il 55% dei seggi che la Regione mette a disposizione.
Inoltre, alla Camera la soglia di sbarramento è al 4% per i partiti e al 20% per le coalizioni ed è sempre su base nazionale.
Al Senato, la soglia di sbarramento è pari all'8% per i partiti singoli e al 20% per le coalizioni ma su base regionale.
Ergo, una coalizione che prende meno del 20% o un partito che prende meno del 4% alla Camera non esprime deputati.
Lo stesso vale per gli sbarramenti del Senato.
Questa legge non prevede le preferenze.
Ergo, si vota una lista bloccata di candidati ed i primi sono eletti, quelli in mezzo possono essere eletti e quelli in fondo non sono eletti.
E' una legge che ha delle pecche.
La prima è il fatto che essa possa dare maggioranze diverse tra Camera e Senato.
Con il nostro Parlamento in cui le due Camere (Camera dei Deputati e Senato) fanno la stessa cosa ci sono problemi di governabilità.
La seconda pecca è il premio di maggioranza.
Esso va a chi prende più voti.
Il problema è che chi prende più voti, si prende il 55% dei seggi, sia che abbia preso il 30% e sia che abbia preso il 55% dei voti.
Il terzo problema è quello delle liste bloccate.
Ergo, all'elettore viene presentata una lista e quello vota senza potere scegliere il candidato.
Questa legge fu fatta in base al modello della legge regionale della Toscana.
Ora, la legge elettorale va riformata.
Il problema è che si deve riformare anche il Parlamento, abolendo il bicameralismo perfetto, come si devono riformare le istituzioni.
Non sono d'accordo con Matteo Renzi, che sostiene il sistema elettorale maggioritario e con doppio turno.
Una legge di questo tipo favorisce solo il centrosinistra ed il Movimento 5 Stelle.
Io penso che si debba riformare il "Porcellum", mettendo le preferenze e ponendo una soglia,  sotto la quale non c'è premio di maggioranza.
Ciò deve essere fatto con un riforma che abolisca il bicameralismo perfetto, facendo diventare il Senato "federale", sul modello tedesco.
Solo così si può cambiare il sistema. 


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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.