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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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mercoledì 13 novembre 2013

La mafia vuole uccidere Papa Francesco?

Cari amici ed amiche.

Il procuratore di Reggio Calabria Nicola Gratteri ha detto che quanto sta facendo Sua Santità Papa Francesco non piace alla mafia e che essa potrebbe decidere di ucciderlo.
Può darsi che mafia stia progettando di uccidere Papa Francesco.
Io penso che ciò sia possibile.
Si tenga conto delle parole di Gratteri.
Riguardo a ciò, prendo le parole dette dal Presidente della Commissione Antimafia dell'Assemblea Regionale Siciliana, l'onorevole Nello Musumeci, in seguito alle minacce fatte da Totò Riina al dottor Di Matteo e ai Pubblici Ministeri:

" Palermo e la Sicilia non torneranno al 1993 e neppure più indietro. Se ne facciano una ragione boss e affiliati. Nell'Isola sono stati compiuti timidi ma costanti passi avanti, anche se resta ancora un clima difficile e una presenza pervasiva della mafia. La società, quella impegnata nell'associazionismo e quanti ancora portano sul volto le lacrime per il barbaro assassinio di giudici e agenti delle scorte, non rimarranno in silenzio.
 Ai magistrati va non tanto la solidarietà, sentimento di cui non hanno bisogno, ma la collaborazione convinta delle istituzioni e l'attenzione vigile dei siciliani. Mi rivolgo al ministro dell'Interno, Angelino Alfano, e ai responsabili della sicurezza: di fronte a notizie così gravi lo Stato deve assicurare una maggiore presenza in Sicilia. E cioè: più uomini e più mezzi, anche in termini qualitativi. La risposta dello Stato deve fare più paura della minaccia mafiosa.".

Io penso che per sconfiggere la mafia serva unità della società civile.
La lotta alla mafia non si può fare con una parte politica che accusa l'altra di essere collusa con la mafia o con il sentimento di rifiuto della politica.
Io penso che certi personaggi (come ad esempio Roberto Saviano) non facciano bene alla lotta alla mafia poiché dividono la società.
Lo stesso discorso vale per quei magistrati che fanno politica, anziché fare il mestiere per cui sono pagati.
La lotta alla mafia si fa con una società unita e con una giustizia che funziona e che non fa politica.
Oltre a ciò, serve una riforma dello Stato.
Per esempio, si incomincino a ridurre le pressione e la burocrazia,
Oggi, per aprire un'azienda servono tante firme.
Inoltre, uno Stato che tassa a più non posso non crea fiducia tra cittadino ed istituzione.
Questo favorisce la mafia, che viene vista come un'"alternativa" allo Stato.
Allora, stiamo attenti!
Cordiali saluti.


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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.