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lunedì 2 settembre 2013

Cultura di destra

Cari amici ed amiche.

Sabato, al mercatino che c'era qui a Roncoferraro (in occasione della "Festa dei Risotti-Gasaiga" ), ho comprato una moneta per la mia collezione.
Ho comprato un pezzo proveniente dalla Repubblica di Vichy, lo Stato collaborazionista della Germania nazista che era governato dal maresciallo Philippe Petain.
Ora, sulla moneta è scritto il motto "Travail, Famille, Patrie".
Questo mi ha indotto ad una riflessione sulla cultura di destra.
Molto spesso si abusa del termine "destra".
Molti associano il termine "destra" al fascismo o peggio ancora al nazismo.
La destra è tutta un'altra cosa.
Certamente, la destra è attaccata alla patria ma non a livello dei costumi esteriori (cosa che facevano i nazisti ed i fascisti) ma nei suoi valori più intrinsechi.
Prendiamo ad esempio il nostro Paese, l'Italia.
Essa è un Paese che risente di due grandi tradizioni, la tradizione culturale greco-romana e la tradizione giudaico-cristiana che si esplicò nel Cristianesimo cattolico.
Questi sono i due valori fondanti.
A questi si innestarono altre tradizioni, come quella germanica e quella araba. e ci fu una forte influenza della cultura ebraica ma i valori realmente fondanti sono la tradizione greco-romana e quella cattolica.
Un uomo di destra parte difendendo questi due valori e ciò che è ad essi connesso, come la difesa della famiglia e della vita.
L'uomo di destra ama la sua patria ma non odia gli altri.
Al contrario, il nazismo odiava gli altri.
L'uomo di destra non guarda certe manifestazioni esteriori che, per esempio,  furono tipiche del nazismo.
Proprio il nazismo (che qualcuno reputa di destra) fu il caso di distruzione di una patria.
La Germania, infatti, si fonda sulla cultura germanica e sul Cristianesimo (protestante e cattolico) a cui si aggiungono anche l'influenza dell'Ebraismo, della cultura latina e di quella slava.
In nome del suo "malato amore per la patria" e del suo odio verso gli altri, Adolf Hitler ed i suoi distrussero la Germania.
Infatti, in nome del suo becero odio verso gli Ebrei, Hitler volle distruggere il Cristianesimo, che con l'Ebraismo è strettamente imparentato.
Hitler disprezzava i latini.
Disprezzando i latini, però, egli attaccò anche parte della cultura tedesca.
L'alfabeto usato dai tedeschi (per esempio) non è quello latino?
Nella lingua tedesca non ci sono parole di origine latina, come "kombination"?
Inoltre, verso il VII secolo AD, gli Slavi vennero a Vindobona, l'attuale Vienna, una città di origine romana che oggi è germanofona.
Inoltre, ideologie come fascismo e nazismo non poterono (né possono tuttora) essere considerate di destra per le loro idee di economia.
Il fascismo ed il nazismo furono per l'assistenzialismo, un'idea di economia tipicamente socialista.
La destra, influenzata dal Cristianesimo, è per la sussidiarietà.
Inoltre, l'uomo di destra è conservatore nei valori ma non è misoneista.
Infatti, esiste un conservatorismo malato che nulla ha che fare con la destra.
Per esempio, i NO TAV non sono di destra ma sono dei conservatori poiché rifiutando di fare costruire la TAV Lione-Torino essi puntano a mantenere uno status quo, ovviamente sbagliando.
Questo è misoneismo.
Un discorso analogo si può fare in ambito religioso.
Prendiamo, ad esempio, i cattolici sedevacantisti.
Questi "cattolici" rifiutano di riconoscere il Concilio Vaticano II, "in nome della difesa della liturgia cattolica", e l'autorità di tutti quei Papi che vennero dopo di esso.
Per questo, essi si chiamano "sedevacantisti", ossia cattolici che definiscono la sede di San Pietro come vacante e che ritengono che gli attuali Papi siano impostori.
In nome della "difesa della liturgia cattolica", i sedevacantisti fecero un atto di disobbedienza verso l'autorità del Papa, facendo una cosa di sinistra.
La tradizione della Chiesa si fonda sull'obbedienza verso il Papa.
I sedevacantisti vanno contro questa tradizione, paradossalmente, in nome della "difesa della tradizione cattolica".
Spero di avere fatto capire cosa significhi essere di destra.
Cordiali saluti.




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