Firmate la petizione intitolata "No alla Jus soli, ovvero tutti a casa loro".
Com'è noto, il Ministro dell'Integrazione Cecile Kyenge vuole introdurre lo Ius soli, a scapito dello Ius sanguinis.
In pratica, stando allo Ius soli, ogni persona nata in Italia diventerebbe automaticamente italiana.
Questo è un errore.
Ora, i soliti buonisti dicono che negli Stati Uniti d'America gli stranieri prendono la cittadinanza americana facilmente.
Ciò è falso.
Negli USA, se non si sa la lingua inglese, se non si conoscono la storia e la cultura americana e se non si sta in quel luogo per un certo periodo di tempo, la cittadinanza non viene data.
In altri Paesi, la legge sulla cittadinanza è molto più restrittiva della nostra.
Dal Portale della Repubblica di San Marino, riporto tutta la normativa inerente alla cittadinanza sanmerinese:
"La cittadinanza sammarinese può essere acquista per origine e per naturalizzazione.
Sono cittadini sammarinesi per origine i figli di padre e madre entrambi cittadini sammarinesi, i figli di padre sammarinese e madre non sammarinese, a patto che i genitori entro dodici mesi dal diciottesimo anno del figlio dichiarino di voler mantenere la cittadinanza del padre. Nel caso opposto, sono cittadini sammarinesi, i figli di madre sammarinese e di padre non sammarinese, sempre che entro dodici mesi dal raggiungimento della maggiore età i genitori dichiarino di voler la cittadinanza della madre. Ottengono il riconoscimento anche i figli di genitore sammarinese nel caso in cui l’altro genitore è ignoto o apolide in quanto privo di alcuna cittadinanza. Lo sono, altresì, gli adottati da cittadino sammarinese in base alle norme sull’adozione. Inoltre ottengono il riconoscimento i nati nel territorio della Repubblica se entrambi i genitori sono ignoti o apolidi. I figli maggiorenni di cittadino sammarinese, residenti anagraficamente ed effettivamente in Repubblica per almeno dieci anni continuativi, possono assumere la cittadinanza sammarinese, che si trasmette anche ai figli minori, purché siano residenti. Condizione per l’accoglimento delle istanze di assunzione o riassunzione della cittadinanza sammarinese è non aver riportato, in Repubblica o all’estero, condanna per reato non colposo alla pena della prigionia o della interdizione superiore ad un anno. Infine, la richiesta per i minorenni, deve essere presentata dall’esercente la potestà qualora residente all’estero, all’Ufficiale di Stato Civile oppure avanti all’autorità diplomatica o consolare sammarinese che provvederà all’inoltro all’Ufficiale di Stato Civile: per contro la dichiarazione di voler mantenere la cittadinanza sammarinese deve essere resa personalmente dall’interessato entro il termine di dodici mesi dal raggiungimento della maggiore età.
Per quanto riguarda la naturalizzazione, la cittadinanza ad uno straniero è concessa dal Consiglio Grande e Generale con leggi straordinarie da approvare con maggioranza qualificata dei due terzi dei suoi componenti. Al momento dell’approvazione della legge straordinaria è necessario che il soggetto richiedente sia iscritto nei registri della popolazione residente e non abbia riportato in Repubblica o all’estero condanna per reato non colposo alla pena della prigionia o dell’interdizione superiore ad un anno. Per ottenere la cittadinanza è necessario rinunciare ad ogni altra cittadinanza e aver dimorato effettivamente per almeno trenta anni continuativi nel territorio della Repubblica. L’attestazione della dimora è rilasciata esclusivamente dai competenti uffici pubblici. Per dimora s'intendono esclusivamente i periodi di possesso della residenza anagrafica, del permesso di soggiorno ordinario o speciale continuativo. Gli stranieri residenti sin dalla nascita in Repubblica, possono richiedere la naturalizzazione qualora almeno uno dei genitori o degli ascendenti di 2° grado abbia dimorato in Repubblica fino a raggiungere almeno trenta anni. La cittadinanza acquisita per naturalizzazione si estende anche al figlio minorenne convivente naturalizzato. Qualora la cittadinanza sammarinese per naturalizzazione sia acquisita da uno solo dei genitori permanendo l’altro nella cittadinanza estera, questa si estende al figlio minore al raggiungimento della maggiore età. La naturalizzazione prevede anche l'atto formale. Prestare giuramento di fedeltà alla Repubblica davanti ai Capitani Reggenti ed al Segretario di Stato per gli Affari Interni. La cittadinanza per naturalizzazione acquista natura originaria per i naturalizzati figli di madre sammarinese con una specifica richiesta entro sei mesi dal compimento della maggiore età.
Le formalità relative all’atto di mantenimento e scelta della cittadinanza vanno rivolte dall’interessato all’Ufficiale di Stato Civile. Qualora residenti all’estero, ci si dovrà recare davanti all’autorità diplomatica o consolare sammarinese che provvederà all’inoltro della documentazione all’Ufficiale di Stato Civile. Qualora cittadini sammarinesi contraggano matrimonio con stranieri la cittadinanza si conserva a meno che non si manifesti espressamente la volontà di acquisire la cittadinanza del coniuge straniero. Si tratta, quindi, di perdita volontaria. Chiunque, ai fini dell’acquisto, del mantenimento o del riacquisto della cittadinanza, rilasci dichiarazioni o produca documentazione non veritiera è punito a norma delle vigenti disposizioni del Codice Penale e viene cancellato dai Registri della Cittadinanza con provvedimento del Giudice Penale.
Le leggi di riferimento
L'appartenenza del singolo, in qualità di cittadino, nella società organizzata a Stato nella Repubblica di San Marino è regolamentata dalla Legge 30 novembre 2000 n.114 "Legge sulla cittadinanza" firmata dai Capitani Reggenti Gian Franco Terenzi – Enzo Colombini e dal Segretario di Stato per gli Affari Interni Francesca Michelotti e dalle modifiche della Legge 17 giugno 2004 n. 84 deliberata dai Capitani Reggenti Paolo Bollini e Marino Riccardi e dal Segretario di Stato per gli Affari Interni Loris Francini. La nuova normativa abroga le Leggi 25 febbraio 1974 n. 11, 27 marzo 1984 n. 32 e successive modifiche e 15 dicembre 1997 n. 144 ed ogni altra norma in contrasto.".
Ora, la Repubblica di San Marino non è certamente uno Stato razzista o un Paese incivile.
Io ero andato a San Marino e l'avevo trovato un Paese civilissimo e di grande ospitalità.
Ci sono tante cose da vedere e si mangia bene.
Consiglio a tutti di visitarlo.
Eppure, la legge sulla cittadinanza sanmerinese è restrittiva.
Inoltre, nell'idea del ministro Kyenge c'è un altro problema.
Introdurre lo Ius soli rischia di fare in modo che gli italiani che sono nati all'estero perdano la cittadinanza italiana o non la acquisiscano.
Così, mentre molti immigrati provenienti dall'Africa o dall'Asia prenderebbero la cittadinanza italiana, molti italiani nati in Canada, negli Stati Uniti d'America, in Brasile, in Uruguay, in Argentina, in Germania o in qualsiasi altro Paese potrebbero non avere più diritto alla cittadinanza.
Inoltre, con tutti i problemi che ci sono, non mi sembra che un simile provvedimento sia prioritario.
Anche per questo, io firmerò la petizione e farò in modo che altri la firmino.
Cordiali saluti.
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