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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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mercoledì 16 settembre 2020

Voterò no!


Oramai, ho deciso che domenica voterò no al referendum costituzionale che propone il taglio dei parlamentari.

Il mio voto negativo nasce da una seria riflessione.
In primis, io non sono contrario ad un taglio dai parlamentari in sé ma questa riforma è stata fatta con i piedi.
Infatti, se entrasse in vigore essa ridurrebbe la rappresentanza a molte zone del nostro Paese. 
Per esempio, una regione come le Marche si vedrebbe ridurre i senatori da 8 a 5.
Una regione come le Marche ha ancora i problemi dovuti al terremoto e per cercare di risolverli serve una giusta rappresentanza.
Anche gli italiani all'estero perderebbero molta della loro rappresentanza in Parlamento.
In secundis, se vincesse il sì, questo Governo sarebbe rafforzato.
Infatti, anche con la vittoria del sì, l'attuale Parlamento resterebbe in funzione.
Gli attuali parlamentari (anche quelli favorevoli alla riforma) non mollerebbero la poltrona.
Inoltre, il Movimento 5 Stelle ed il Partito Democratico hanno fatto un accordo che prevede che il primo si impegni a fare approvare una nuova legge elettorale proporzionale in cambio del sì del secondo alla riforma.
Una legge elettorale proporzionale (che è una legge ordinaria) sarebbe una catastrofe per il nostro Paese.
Infatti, essa favorirebbe le maggioranze nato in Parlamento anche in barba alla volontà popolare. 
Ergo, alla prossima legislatura, potremmo trovarci ancora con il Partito Democratico, il Movimento 5 Stelle e Giuseppe Conte come premier.
Inoltre, questa riforma è incompleta.
Si vogliono rendere più efficienti le nostre istituzioni?
Si abolisca il bicameralismo paritario e si introduca il presidenzialismo (con un presidente della repubblica eletto dal popolo) o si renda elettivo il premier.
Si vogliono tagliare gli sprechi?
Si aboliscano i vitalizi e le cariche dei senatori a vita.
Per questo motivo, io voterò no.
Questa "riforma" rischia solo di ridurre la rappresentanza e di conseguenza anche la democrazia. 



 

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