Continua la persecuzione dei cristiani e della Chiesa cattolica in Cina.Ora, la propaganda del regime di Pechino ha deciso di screditare il Cristianesimo, "riscrivendo" il Vangelo.
Per esempio, basti pensare all'episodio dell'adultera.
Secondo la propaganda cinese Gesù tirò il sasso contro l'adultera, cosa che in realtà non fece.
Queste sono le parole (riportate da Stefano Magni su "La Nuova Bussola Quotidiana") di un libro di testo scolastico cinese:
"Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la prima pietra contro di lei”, disse Gesù a chi si accingeva a lapidare l’adultera. Poi, quando la folla rinunciò ad eseguire la condanna, Gesù scagliò la prima pietra. Affermando: “Anch’io sono un peccatore. Ma se la legge può essere eseguita solo da uomini senza macchia, la legge sarebbe morta".
Questo libro ha fatto molto scalpore e ha provocato la reazione dei cattolici cinesi, i quali continuano ad essere perseguitati nonostante l'accordo con la Santa Sede.
Si tratta di una forma di mistificazione con la quale si vuole fare passare quel misto di pensiero confuciano e maoismo per superiore al Cristianesimo.
Infatti, nel pensiero del regime cinese, il comunismo ed il confucianesimo sono ritenuti complementari.
Ora, alla luce di ciò, come potrà Papa Francesco rinnovare l'accordo con Pechino?
Purtroppo, Papa Francesco ha fatto un atto che mi sentirei di definire condannabile.
L'anziano cardinale e vescovo emerito di Hong Kong è venuto a Roma per appellarsi al Papa e quest'ultimo non l'ha incontrato.
Questo atto è deprecabile.
Papa Francesco non può girarsi dall'altra parte mentre i cattolici cinesi sono perseguitati.
Anzi, non dovrebbe neppure rinnovare l'accordo con Pechino.
Oramai, si è capito che la politica del Vaticano è filo-cinese.
Cosa pensa di fare Papa Francesco con questo accordo con Pechino?
Pensa di potere cristianizzare il "diavolo rosso"?
Il comunismo è una dottrina anticristiana ed anticristica.
Il comunismo è una dottrina anticristiana ed anticristica.
Il comunismo è incompatibile con il Cristianesimo.
Papa Francesco rischia di farsi ricordare per i motivi sbagliati.
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