Campania e Puglia, siamo sicuri che abbia vinto Zingaretti?

 

Il segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti festeggia per la vittoria in Campania e in Puglia.
Ora, i due candidati del centrosinistra Vincenzo De Luca e Michele Emiliano sono politicamente ostili a Zingaretti.
Per certi versi, sono "anti-romani".
Essi hanno vinto perché hanno creato molte liste fatte di persone non riconducibili alla sinistra e hanno fatto leva sull'"orgoglio del Sud" contro la Lega e Matteo Salvini.
Basti pensare al sindaco di Benevento Clemente Mastella, il quale era di Forza Italia e ha scelto di sostenere De Luca per andare contro la Lega.

Quest'ultima ha sostenuto il candidato Stefano Caldoro. 
C'è stato anche il voto disgiunto.
Per esempio, in Puglia, ci sono stati elettori non di centrosinistra che hanno scelto di votare Emiliano e non il candidato di centrodestra Raffaele Fitto come presidente.
In più, l'emergenza dovuta al Covid ha amplificato l'idea dell'"uomo forte", la quale è stata incarnata da De Luca ed Emiliano.
In realtà, il Partito Democratico ha preso poco.

In Campania, sono state proprio le liste civiche di De Luca a fare la differenza.

In Puglia, Emiliano ha corso con il sostegno di quattordici liste pigliatutto. 
Dunque, Zingaretti non ha molto da festeggiare.

Se fossi in lui non festeggerei, visto che dal 2015 ad oggi il PD ha perso ben 12 regioni che governava. 

In Valle d'Aosta si formerà un governo di centrosinistra solo perché il presidente non è eletto direttamente e le alleanze si fanno nel Consiglio regionale. 

Tuttavia, la Lega è il primo partito. 
La sua unica vittoria vera è stata in Toscana, dove tuttavia c'è stato anche il contributo di Matteo Renzi e dove il centrodestra è comunque cresciuto.