Chiara Ferragni ha scritto sui sociali-network che la morte di Willy Monteiro Duarte, il ragazzino ucciso a Colleferro, è frutto della "cultura fascista".Lo riporta "Il Giornale".
Io mi faccio due risate.
Infatti, gli assassini di Willy Duarte non sono nemmeno di destra.
Basti vedere i profili sui social-network di quei delinquenti.
Uno di loro è sostenitore del premier Giuseppe Conte.
Dunque, cerchiamo di non buttare tutto in politica.
Io sono pronto a scommettere che se il ragazzino fosse stato bianco certe persone non avrebbero scritto certe castronerie.
L'omicidio di Willy non è stato un crimine a sfondo a razziale.
Coloro che l'hanno ucciso erano noti per la loro inclinazione violenta.
Il povero Willy ha cercato di difendere un amico e quelle bestie lo hanno ammazzato di botte.
Purtroppo, Willy si è trovato in quella situazione per una questione che nulla aveva a che fare con le questioni etniche.
Infatti, questo fatto terribile è capitato a Willy ma sarebbe potuto capitare a chiunque altro.
Dobbiamo mettere da parte questo tipo di polemiche e pregare per la famiglia di Willy, la quale ha perso un suo figliolo per colpa di un gruppo di disgraziati.
Chiara Ferragni farebbe miglior cosa a sé stessa a pensare ai suoi social network e agli shampoo.
Forse, vuole diventare la nuova eroina della sinistra?
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