Come riporta "Il Giornale", in un articolo di Francesco Boezi, la Chiesa piega a sinistra ma vi è la rivolta di molti di noi cattolici.Parlo in prima persona perché sono cattolico anch'io e mi sento coinvolto nella faccenda.
Anche alle recenti elezioni le "politiche" di Papa Francesco sono state bocciate.
Oramai, è chiaro che una larga fetta di noi cattolici, che è maggioritaria, non accetti l'ideologia politica di Papa Francesco e che non sia neanche più disposta a tollerarla.
Se non fosse così, non ci sarebbero 15 regioni su 20 amministrate da giunte di centrodestra.
Oramai è un dato di fatto: quando ci sono le elezioni ed il popolo si esprime, una parte consistente di noi cattolici (me compreso) boccia le prese di posizione del Papa, votando i "sovranisti" di lui detestati.
Papa Francesco deve farsi una ragione di ciò.
Non può nemmeno scomunicare né lanciare anatemi ed interdetti per queste cose, dato che partiti come Lega e Fratelli d'Italia non predicano nessuna apostasia, a differenza di altri, e che sulle posizioni prettamente politiche il dogma dell'Infallibilità non vale .
Deve accettare il fatto che politicamente una parte dello stesso mondo cattolico non segua la sua ideologia, ovviamente, pur non delegittimandolo come Papa.
Qui non è in discussione la legittimità o meno del Papa ma è in discussione la sua condotta politica ed ideologica.
I suoi continui predicozzi sull'immigrazione hanno stancato.
Come Vicario di Cristo, il Papa deve essere garante dell'unità della Chiesa.
Certe prese di posizione di Papa Francesco dividono.
Questo non va bene.
Papa Francesco passi a più miti consigli, per il bene della Chiesa.
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