Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, esponente del Movimento 5 Stelle, ha festeggiato per la larga vittoria del sì al referendum sul taglio dei parlamentari.Ora, se avesse un po' di senno, Di Maio capirebbe che non avrebbe nulla da festeggiare.
In primis, a votare sì sono stati soprattutto molti elettori del centrodestra.
In secundis, il Movimento 5 Stelle è stato ampiamente sconfitto alle elezioni regionali.
Non si capisce quale sia il motivo di tanti festeggiamenti.
Inoltre, Di Maio non si rende conto del fatto che il "meglio" dovrà venire ora.
Infatti, la riforma del taglio dei parlamentari dovrà essere accompagnata da altre riforme.
Ricordo che il no ha preso il 30%.
Fino a qualche mese fa, il no non sarebbe arrivato manco al 20% dei consensi.
Si dovrà abolire il bicameralismo paritario e si dovrà rimodulare (in senso federale) l'equilibrio tra Stato e Regioni.
Si dovrà rendere elettivo il capo dello Stato o quello del Governo.
Fare queste cose sarà difficile perché le riforme dovranno essere condivise con l'opposizione, visto che riguardano lo Stato.
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