Ieri, nella sua prima puntata della trasmissione "Diritto e Rovescio", Paolo Del Debbio ha fatto deretano grosso come una casa a Beppe Grillo.Beppe Grillo ha aggredito uno dei giornalisti che gli sono stati inviati da Del Debbio per intervistarlo.
Ieri, De Debbio lo ha massacrato con queste parole:
"L’ho fatto solo un’altra volta a proposito del fascismo ma qui siamo vicini. L’ambiente è quello, intendo come ambiente mentale. Innanzitutto va la nostra solidarietà al nostro inviato Francesco Selvi, che non meritava di essere buttato giù dalle scale da un leader, addirittura politico, da un fondatore del Movimento cinque stelle, che ha addirittura una piattaforma che si chiama “Rousseau” che penso l’abbia presa da Jean Jaques Rousseau. Invierò a Grillo tutte le opere sia in francese che in italiano dello scrittore, perché mi parte tu che gli debba dare dare una ripassata.
Grillo, Rousseau elogiava il “buon selvaggio”, non il “cattivo selvaggio”, cioè quello che sei stato tu in questa occasione. Perché il buon selvaggio, di Rousseau era la persona che non era corrotta dai costumi, invece tu sei un corruttore di costumi in questo caso, perché un leader politico non tira giù da una scala un giornalista".Mi dispiace dire queste cose, perché viceversa con i tuoi, quelli dei Cinquestelle, in questa trasmissione, da Di Battista a Toninelli a Di Maio alla senatrice Taverna, e tanti altri, hanno sempre detto che si sono trovati molto bene. Quindi è proprio un problema di ignoranza tua. Il passaggio dall’essere comico ad essere tragico nell’antica Grecia, (se ti vai a dare un’occhiata alla storia della letteratura greca, compra un libro, consta poco, visto che so che sei anche particolarmente tirchio, oppure lo trovi anche usato - ha specificato con un inciso ndr), ha significato un passaggio importantissimo, perché si passava dal parlare di argomenti più bassi ad argomenti più alti.
Ho l’impressione che nel tuo caso si tratti di senilità anticipata, precoce, e quindi come dice giustamente Italo Svevo, in due opere fondamentali, “La coscienza di Zeno” e “Senilità”, che anche in questo caso ti consiglio di leggere, va curata. Perché uno che fa una cosa del genere, bisogna che si interroghi su se stesso.
"Quindi - conclude - a me mi fai un baffo, perché il problema non è mio ma è tutto tuo, Caro Grillo perché della tua esistenza, della vita che fai che sono c***i tuoi, però quando vuoi attaccare qualcuno, se non hai sotto due “noccioline”, ma due c*******ni, attacca quelli tipo me, che sono più forti, ma non perché sono più bravo di Selvi (il giornalista aggredito ndr), ma perché conduco una trasmissione e veramente a me non mi fai nulla, perché se ti comporti così sei veramente un poveraccio, e per te ho speso anche troppe parole".
Se avessi avuto De Debbio di fronte a me, gli avrei stretto la mano.
Ho visto la trasmissione e ho ascoltato tutte le parole.
Un uomo che rifiuta il confronto e che arriva a mettere le mani addosso al suo interlocutore non è un uomo.
Beppe Grillo è il capo del partito che (purtroppo) ha la maggioranza relativa in Parlamento e (come tale) avrebbe dovuto comportarsi in modo diverso.
Beppe Grillo ha preso in giro le persone.
Egli si è fatto forte del dissenso che c'era verso i partiti tradizionali, accusandoli di ogni nefandezza, ma oggi il suo partito sta facendo cose peggiori di quelli che criticava.
Se avesse un po' di buonsenso, Beppe Grillo si scuserebbe con il giornalista che ha aggredito, con De Debbio e con gli italiani, viste le porcherie che sta facendo il suo partito.
Purtroppo, quell'uomo non ha buonsenso né rispetto per gli altri.
Quel personaggio fa il bullo con chi è più debole di lui.
Tanti anni fa, Beppe Grillo venne qui a Roncoferraro, ingaggiato per la "Festa del Pesce".
Il fatto (con tanto di foto) è raccontato dal libro "40 e Oltre", il quale celebra il 40° anniversario del Comitato Manifestazioni Roncoferraro, del quale faccio parte.
Se si dovesse riproporre una partecipazione di quel personaggio, io me ne andrei via.
Oramai, Grillo non fa più ridere.
Anzi, fa rabbia.
Il video qui sotto (preso da Youtube) riporta le parole di Del Debbio.
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