Centocinquant'anni fa...la Breccia di Porta Pia ci fu

Centocinquant'anni fa, ci fu la Breccia di Porta Pia.

Un bell'articolo scritto su "Ticino Live" da Chantal Fantuzzi tratta l'argomento.

Il 20 settembre 1870, l'esercito italiano prese Roma e pose fino allo Stato Pontificio e al potere temporale del Papa.

I bersaglieri sfondarono Porta Pia.

Questo episodio segnò pesantemente i rapporti tra il Regno d'Italia e la Chiesa.

Papa Pio IX (Giovanni Maria Mastai Ferretti, 13 maggio 1792-7 febbraio 1878) si mostrò ostile verso lo Stato italiano e si disse prigioniero.

Per contro, anche lo Stato italiano ebbe un atteggiamento laicista.

Basti pensare all'erezione della statua di Giordano Bruno.

Lo scultore, politico e massone Ettore Ferrari (25 marzo 1845-19 agosto 1929) volle fare la statua di Giordano Bruno (che fu posta in Piazza Campo dei Fiori) con il dito puntato verso il Vaticano.

Solo la volontà di del presidente del Consiglio Camillo Benso (il famoso conte di Cavour, 10 agosto 1810-6 giugno 1861) e dei moderati gli impedì di fare ciò e si fece la statua con le mani incrociate.

Ci fu un forte anticlericalismo.

Questi atteggiamenti ostili furono mitigati solo in seguito.

Solo i Patti Lateranensi del 1929 risolsero la questione. 

Ora, la Breccia di Porta Pia fu il passo storico che portò all'unificazione d'Italia, un'unificazione che (tuttavia) fu fatta con un processo ancora oggi controverso.

La Stato nacque contro la Chiesa e questo causò molti problemi agli italiani, la maggioranza dei quali erano cattolici.

Questo creava problemi nella vita politica per i cattolici.

Forse, ancora oggi si vedono delle tracce di questa ferita del passato, sebbene molte cose siano cambiate. 

Certi traumi impiegano molto a passare.